Il volume affronta la complessa ed articolata riforma del mercato del lavoro nota come Jobs Act.
Si è trattato di un ampio percorso regolativo, avviato con il c.d. “Decreto Poletti” (d.l. 34/2014), proseguito con i decreti sul contratto a tutele crescenti (d.lgs. 23/2015), e sul riordino degli ammortizzatori sociali (d.lgs. 22/2015) e poi delle tipologie contrattuali (d.lgs. 81/2015). Dopo l’emanazione di un decreto contenente misure per la conciliazione vita-lavoro (d.lgs. 80/2015), l’iter si è compiuto con quattro decreti (n. 148-151) del 14 settembre 2015.
L’opera tratta ciascuna delle aree di intervento del Jobs Act e si avvale del fondamentale apporto di autorevoli voci della dottrina lavorista e di esperti di primo piano, in particolare magistrati e avvocati, che hanno e avranno modo di confrontarsi con le nuove disposizioni anche “sul campo”.
Il Volume offre così al lettore una panoramica completa, pluralista e sistematica al Jobs Act, pur nella consapevolezza, frutto dell’esperienza degli ultimi anni, che non si tratti con ogni probabilità di una riforma “conclusiva”, come auspicato dal legislatore, ma di un disegno ancora in divenire, che pare però aver già tracciato nuove linee nel riparto tra i poteri all’interno delle imprese.
PIANO DELL'OPERA
INTRODUZIONE: UNA RIFORMA IN PIÙ “FASI”
Parte I - Fase 1: IL DECRETO POLETTI
IL LAVORO A TEMPO DETERMINATO DOPO IL D.LGS. 81/2015
LA RIFORMA DELL’APPRENDISTATO: UNA STORIA INFINITA
Parte II - Fase 2.1: IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
DAL CONTRATTO UNICO AL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI IN UNA PROSPETTIVA COMPARATA
IL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL D.LGS. 23/2015 E IL NODO DEL PUBBLICO IMPIEGO
IL LICENZIAMENTO NULLO: CHIAVISTELLO O GRIMALDELLO DEL NUOVO SISTEMA “A TUTELE CRESCENTI”?
IL LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
IL LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO
IL LICENZIAMENTO COLLETTIVO
I VIZI FORMALI DEL LICENZIAMENTO
DEROGABILITÀ COLLETTIVA E INDIVIDUALE DEL REGIME A TUTELE CRESCENTI
PROFILI PROCESSUALI DEL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI E REGIME DELLA PRESCRIZIONE
LA CONCILIAZIONE EX ART. 6 D.LGS. 23/2015 TRA AUTONOMIA PRIVATA E INCENTIVI STATALI
INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE PER IL TRIENNIO 2015-2017
Parte III - Fase 2.2: LA RIFORMA DEI TRATTAMENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO
LA TUTELA DELLA DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA NEL JOBS ACT 2
L’ASSEGNO INDIVIDUALE DI RICOLLOCAZIONE
LA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
IL SOSTEGNO AL REDDITO ATTUATO MEDIANTE FONDI BILATERALI DI SOLIDARIETÀ
WORKERS’ BUYOUT E SOCI LAVORATORI DI COOPERATIVA
IL REDDITO MINIMO GARANTITO E LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E LA SPERIMENTAZIONE DELLA QU.I.R.: CRONACHE DALLA PERIFERIA DEL JOBS ACT
Parte IV - Fase 3: IL RIORDINO DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI E LE MISURE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO
UNO SGUARDO D’INSIEME: QUALE SUBORDINAZIONE E QUALE AUTONOMIA
LA RISCRITTURA DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE
LA RIFORMA DELLA DISCIPLINA DEL JUS VARIANDI
LA NUOVA DISCIPLINA DELLE COLLABORAZIONI ORGANIZZATE DAL COMMITTENTE
LA “STABILIZZAZIONE” DELLE COLLABORAZIONI A PROGETTO
LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ALL’INDOMANI DEL JOBS ACT
ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE
LA CONTINUITÀ DEL LAVORO INTERMITTENTE
IL LAVORO RIPARTITO TRA ABROGAZIONE LEGISLATIVA E SOPRAVVIVENZA CONTRATTUALE
LA RIFORMA (MANCATA) DEL LAVORO ACCESSORIO
LE MISURE DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO
Parte V - Fase 4: GLI INTERVENTI SUL RAPPORTO DI LAVORO E LE DISPOSIZIONI FINALI
IL NUOVO ART. 4 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI
LA CESSIONE GRATUITA DELLE FERIE E DEI PERMESSI MATURATI
LE DIMISSIONI E LA RISOLUZIONE CONSENSUALE DEL CONTRATTO DI LAVORO
LE NOVITÀ DELL’ESTATE E DELL’AUTUNNO 2015 IN MATERIA DI COLLOCAMENTO MIRATO DEI DISABILI
LE SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI COSTITUZIONE E GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
DISPOSIZIONI PER LA RAZIONALIZZAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ ISPETTIVA IN MATERIA DI LAVORO E LEGISLAZIONE SOCIALE
IL COMPENSO ORARIO MINIMO: INCERTEZZE ED OSTACOLI ATTUATIVI DELL’IPOTIZZATA ALTERNATIVA “LEGGERA” AL SALARIO MINIMO LEGALE