Da molto tempo, il fenomeno delle successioni internazionali non riguarda più solo i patrimoni di ingente consistenza. Negli ultimi decenni, infatti, si è assistito a una costante crescita del numero di successioni cross-border fondamentalmente in ragione della circolazione internazionale delle persone e del numero di famiglie internazionali. Tali vicende si svolgono, tuttavia, in un quadro caratterizzato da un’elevata eterogeneità delle soluzioni normative di diritto sostanziale, che non rende agevole prevedere le sorti di una data vicenda successoria.
Partendo da questa constatazione, e sulla base delle disposizioni del regolamento europeo sul diritto internazionale privato delle successioni, il presente studio indaga quali strumenti sono messi a disposizione di un ereditando che voglia pianificare in anticipo, con un buon grado di certezza del diritto e di prevedibilità di risultati, la propria successione. In primo luogo, vengono analizzate le principali soluzioni di diritto internazionale privato offerte dalla prassi e le caratteristiche del regolamento dell’Unione europea. Successivamente, l’indagine si sposta sull’analisi dei principi informatori della disciplina di diritto internazionale privato, degli obiettivi da essa perseguiti e degli atout posti in essere per favorire la pianificazione successoria: unità e prevedibilità del diritto applicabile. In questa prospettiva, da un lato, vengono riscostruiti l’ambito di applicazione del regolamento successioni e l’ampiezza dello statuto successorio e, dall’altro lato, viene esaminato come il criterio di collegamento oggettivo prescelto garantisca la prevedibilità e, di conseguenza, la conoscibilità della legge applicabile alla successione. Infine, si dà conto di come gli ereditandi possono pianificare la propria successione, tanto tramite la scelta del diritto applicabile (c.d. pianificazione di primo grado), quanto mediante l’adozione di disposizioni a causa di morte (c.d. pianificazione di secondo grado).