Il libro offre utili spunti e soluzioni su come organizzare la tutela della sicurezza sul lavoro ed evitare di incorrere nella responsabilità da reato del datore di lavoro; applicando adeguatamente il “sistema 231” si può infatti beneficiare di una presunzione di innocenza rispetto ad una infrazione commessa. L’eventuale condanna dell’impresa è un giudizio basato proprio sul concetto di “colpa organizzativa”: all’azienda può essere attribuita una responsabilità amministrativa da reato derivante dall’infrazione della normativa antinfortunistica, quando non si sia organizzata in modo adeguato per prevenire ed evitare infortuni sul lavoro o malattie professionali.
Nell’istituire una nuova forma di responsabilità delle imprese, il D.Lgs. n. 231/2001 ha individuato anche gli strumenti e le modalità per evitarla e cioè l'adozione di un Modello Organizzativo e Gestionale e la nomina di un Organismo di Vigilanza, finalizzati al presidio costante del rischio.
Il volume analizza concretamente questi strumenti e propone come elaborarli, adottarli e renderli efficaci all’interno delle aziende.
La seconda parte del volume riporta e analizza nuovi esempi di Best Practices aziendali che rappresentano casi concreti di soluzioni e sistemi adottati dalle aziende per la prevenzione degli infortuni e delle malattie sul lavoro e ottimi esempi per gli imprenditori.
Il libro contiene inoltre le più importanti e recenti sentenze della Corte di Cassazione penale sia in materia di responsabilità da reato delle aziende, sia per quanto riguarda la responsabilità dei soggetti che in azienda devono garantire la sicurezza del lavoro.
STRUTTURA DEL VOLUME
Parte I - Modelli organizzativi e sicurezza sul lavoro
CAPITOLO 1 - IL SISTEMA PREVISTO DAL D.LGS. N. 231/2001 E LA SICUREZ-ZA SUL LAVORO
1.1 Il D.Lgs. n. 231/2001 … un nuovo mondo
1.2 Perché è stato emanato il D.Lgs. n. 231/2001?
1.3 A quali soggetti si applica il “carrot-stick” del D.Lgs. n. 231/2001?
1.4 Quando si applica la responsabilità da reato alle aziende?
1.5 Il D.Lgs. n. 231/2001 e le realtà internazionali
1.6 Le Sanzioni
1.7 Le sanzioni previste per i reati in materia di sicurezza
1.8 Come si può evitare la responsabilità ex D.Lgs. n. 231/2001?
1.9 Il Modello Organizzativo come punto di partenza del “sistema 231” e la giurisprudenza
1.10 L’Organismo di Vigilanza
1.11 Il “sistema 231”
1.12 T.U. n. 81/2008, Modello organizzativo e Sicurezza sul lavoro
1.13 Modello Organizzativo e “sistema sicurezza”: l’art. 30 del T.U. n. 81/2008
1.14 La sicurezza: un paradigma per il Modello Organizzativo
1.12
CAPITOLO 2 - LE FIGURE RESPONSABILI IN MATERIA DI SICUREZZA, I LORO OBBLIGHI E LA GIURISPRUDENZA
Premessa
2.1 Il principio di effettività
2.2. Il datore di lavoro e i soggetti responsabili della sicurezza all’interno dell’azienda
2.3 Il dirigente
2.4 Gli obblighi del datore di lavoro e del dirigente e le conse-guenze del loro inadempimento
2.5 Il preposto
2.6. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione - RSPP
2.7 Altre figure rilevanti nella gestione della sicurezza e nella prevenzione degli infortuni
2.8 Il lavoratore
2.9 Sanzioni
2.10 Conclusione
Parte II – Best practises aziendali in materia di sicurezza
Case history 1 – Gruppo CCPL
Case history 2 – EP Produzione S.p.A.
Case history 3 – CoopAlleanza 3.0
Case history 4 – WisslogItalia S.p.a.
Case history 5 Gruppo STEF Italia
Case history 6 – Duna Corradini S.p.A.
Appendice
Appendice 1 – Comunicazione e sicurezza del lavoro
Appendice 2 – Delibere
Appendice 3 – Normativa essenziale