Il “principio di disponibilità”, elaborato dal Programma dell’Aia del 2004, ha aperto nuove frontiere nella circolazione, in ambito europeo, di informazioni utili per la lotta alla criminalità transfrontaliera, rivoluzionando un settore fino ad allora regolato dall’opposto principio del dominio esclusivo, da parte delle autorità statali, sui dati acquisiti nel corso o in funzione delle investigazioni penali. Il volume analizza le molteplici iniziative assunte dal legislatore europeo per tradurre, in termini normativi, le direttive impartite dal Programma dell’Aia, stimolando lo scambio diretto di informazioni tra gli Stati membri e favorendo lo sviluppo del sistema di banche dati europee aventi finalità di sicurezza e giustizia. La disamina è condotta tenendo conto delle ripercussioni che la nuova dimensione dello scambio di informazioni produce sul fronte della protezione dei dati personali e della tutela dei diritti fondamentali riconosciuti alla persona coinvolta nell’accertamento penale.