La scuola, da sempre intesa come un territorio neutro e ben difeso da barriere e muri impenetrabili, sembra essere anch’essa scossa da un sistema in forte accelerazione e cambiamento. Tale cambiamento, che cerca di rispondere all’esigenza di un servizio scolastico quanto più possibile in grado di garantire lo sviluppo e la formazione della persona umana nel rispetto delle diversità e delle singolarità, richiede un sistema di istruzione sempre più flessibile.
Il piano di riforma avviato con la Legge n. 59/97 mette a fuoco le modalità con cui la scuola partecipa al profondo e completo processo di rinnovamento, tutt’ora in atto, che ha investito gli altri settori dell’Amministrazione pubblica. La legge costituzionale n.3 del 2001 ha contribuito a dare una “base” costituzionale solida avviata con le riforme amministrative.
In tale contesto è doveroso anche chiederci se le leggi di tipo “federalistiche” che hanno coinvolto il sistema scolastico siano state in grado di realizzare la soddisfazione dei diritti fondamentali della persona e se ciò sia stato sufficiente, in omaggio al principio di sussidiarietà, ad introdurre una qualche forma di federalismo scolastico.