I partiti politici, al di là della definizione della loro natura giuridica, sono un elemento che caratterizza lo Stato rappresentativo e i sistemi costituzionali.
Oltre l’ambito del diritto di associazione, ai partiti è stata riconosciuta solo dalle costituzioni del secondo dopoguerra e dalla giurisprudenza costituzionale una specifica rilevanza per il corretto funzionamento del processo democratico. Gli studi di storia costituzionale comparata ci rivelano però che i partiti politici, già prima del loro formale riconoscimento, hanno inciso profondamente sulle dinamiche istituzionali, sulla struttura e sul funzionamento delle varie forme di Stato e di governo. Individuare le loro funzioni costituzionali, innanzitutto attraverso la comparazione diacronica, conferma la rilevanza costituzionale dei partiti, ancora prima di quella sociologica, maggiormente connessa agli studi sul partito di massa.
Il volume ripercorre, dal punto di vista storico-costituzionale e in prospettiva comparata, la genesi e l’affermazione del partito politico nelle sue manifestazioni, per poi dedicarsi – nella parte centrale – allo “statuto costituzionale” dei partiti e ai profili della loro “democrazia interna” in vari ordinamenti (incluso quello europeo). Negli ultimi due capitoli ci si concentra sul ruolo e sulle funzioni dei partiti politici nelle società democratiche, con uno sguardo attento in chiave evolutiva.