Nel 2022, è stato espressamente sancito nella Costituzione italiana il principio verde, con una formulazione particolarmente incisiva, secondo la quale la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni».
Il principio evidenzia il ruolo del diritto come strumento pacifico di gestione della transizione verso modelli alternativi della attuale insostenibilità naturale del sistema economico.
Ciò impone una assunzione di responsabilità da parte dei giuristi. Il compito, ineludibile e urgente, è quello di indicare una alternativa giuridica, orientata verso regole che siano in grado di tutelare concretamente ed efficacemente la ‘tenuta’ naturale del pianeta-terra.
In questo cammino è essenziale la sinergia tra prospettiva giuridica, economica e tecnologica, al fine di una conservazione e salvezza non solo della terra per le future generazioni, ma anche della vita umana in essa.
Conservazione della natura e sviluppo della società umana divengono così due poli interagenti, e non alternativi, per costruire pacificamente modelli di convivenza umana sostenibili per la salvaguardia del diritto delle future generazioni di vivere sulla terra.