L’eBook analizza i nuovi ritrovati ad alto contenuto tecnologico e le delicate questioni connesse al loro utilizzo in sede penale.
Il testo offre una ricognizione dello stato della normativa e della giurisprudenza e prospetta le possibili applicazioni future con esempi di sperimentazioni già avviate in altri contesti internazionali.
Ogni giorno l’evoluzione tecnologica aumenta le potenzialità investigative all’interno del processo penale. Lo sviluppo di nuovi strumenti di indagine solleva importanti questioni giuridiche circa il loro utilizzo nel procedimento di acquisizione delle prove, imponendo una serie di riflessioni sulla tenuta del sistema che deve garantire l’equilibrio tra esigenze pubbliche di accertamento dei fatti e tutela dei diritti individuali.
Tra gli strumenti innovativi si annoverano il captatore informatico, i sistemi di intelligenza artificiale, i software e gli algoritmi con finalità predittive o preventive utilizzati per prevedere il compimento di fatti illeciti e la loro localizzazione, individuare le zone da sottoporre a controllo o da presidiare, elaborare profili criminali individuali o riconoscere una macchina come autore/vittima di un reato.
La trattazione affronta anche il delicato tema della dematerializzazione dei beni e delle valute - come criptovalute, files o pagine web allocate su server esteri - quali “res” oggetto di provvedimenti di sequestro.
Indice sintetico
- La corsa tecnologica tra Costituzione, codice di rito e norme sulla privacy: uno sguardo d’insieme
- Intelligenza artificiale e polizia predittiva
- Sequestri di files e di bitcoin: i riflessi della dematerializzazione di beni e valute sulla disciplina penal-processualistica italiana
- Indagini hi-tech, spazio cyber, scambi probatori tra Stati e Internet provider service e “Vecchia Europa”: una normativa che non c’è (ancora)
- Le prospettive di utilizzo delle chatbot nel procedimento penale
- Il tramonto dei mezzi di ricerca della prova nell’era 2.0
- Criminalità informatica e cooperazione internazionale: verso il secondo Protocollo addizionale alla Convenzione di Budapest
- Nuove tecnologie e trattamento dei dati personali nel processo penale