La Macedonia è la più povera fra le ex repubbliche della Federazione jugoslava, eppure i progressi compiuti nello scorso decennio sono stati notevoli, sostenuti da un ritmo di crescita che fra il 2004 e il 2008 ha superato il 5% annuo. In epoca più recente il Paese ha visto temporaneamente compromesse le sue potenzialità da una lunga crisi politica, risoltasi solo a metà del 2017.
La Macedonia è fra i Paesi che figurano nell’agenda della prossima fase di allargamento dell’Unione Europea. Riceve attualmente fondi per euro 1,3 mld nell’ambito dello Strumento UE per la pre-accessione (IPA). I colloqui per l’adesione non sono ancora iniziati, bloccati per anni dal contenzioso con la Grecia sulla denominazione ufficiale del Paese. L’accordo del giugno 2018 fra Skopje ed Atene ha posto fine a questo stato di cose e si prevede che i negoziati possano avere inizio nel 2019.
Nonostante le dimensioni contenute del mercato interno e le numerose debolezze strutturali che richiedono di essere corrette, la Macedonia presenta non pochi punti di interesse per gli operatori internazionali: posizione strategica al crocevia di due importanti corridoi europei, presenza di una manodopera qualificata, costo del lavoro competitivo, struttura fiscale vantaggiosa, assenza di rischio di cambio e normativa commerciale conforme a quella comunitaria.
STRUTTURA
1) Rischio paese
2) Normativa import/export
3) Contratti di distribuzione
4) Normativa degli investimenti esteri
5) Normativa societaria
6) Sistema fiscale
7) Normativa del lavoro
8) Tutela della proprietà intellettuale
9) Sistema valutario e finanziario
10) Indirizzi utili