Il concetto di STABILE ORGANIZZAZIONE è fondamentale per la definizione della territorialità dei redditi d'impresa, e interessa le c.d. branch o diramazioni delle imprese multinazionali.
Il volume si propone di analizzare l'istituto fiscale in questione attraverso una disamina che parte dalla definizione stessa di Stabile Organizzazione, così come formulata dall'articolo 5 del "Modello Convenzionale" OCSE, per giungere alla definizione domestica della stessa, così come prevista dall'art. 162 del nuovo TUIR. L'analisi comprende una accurata disamina della Stabile Organizzazione anche ai fini Iva.
Nel volume, viene dato ampio spazio agli adempimenti, sia contabili che fiscali, legati alla presenza della stabile organizzazione sia in Italia che all'estero, affrontando anche il delicato tema delle criticità connesse alla delocalizzazione per il tramite della stessa.
Completa l'opera una ampia casistica che offre spunti e soluzioni pratiche, nonché l'analisi della prassi più rilevante.
STRUTTURA DEL VOLUME
CAPITOLO 1 - Per capire la stabile organizzazione;
CAPITOLO 2 - Il Modello Ocse e il Modello Onu
CAPITOLO 3 - L'evoluzione della stabile organizzazione in Italia
CAPITOLO 4 - La definizione di stabile organizzazione nel testo unico: l'art 162
CAPITOLO 5 - La stabile organizzazione ai fini iva
CAPITOLO 6 - Gli aspetti "patologici" della stabile organizzazione
CAPITOLO 7 Gli aspetti operativi relativi alla stabile organizzazione. gli adempimenti contabili e fiscali
CAPITOLO 8 - Le stabili organizzazioni all'estero ed il credito d'imposta
CAPITOLO 9 - Le stabili organizzazioni nella pianificazione tributaria
CAPITOLO 10 - Le convenzioni contro le doppie imposizioni
CAPITOLO 11 - Appendice (Prassi e Giurisprudenza)