La sovranita' mediatica

La sovranita' mediatica

Una riflessione tra etica, diritto ed economia

Autori: Zaffaroni Eugenio Raul, Caterini Marco Mostra di più Mostra meno

Data di pubblicazione: 06/2023

La sovranita' mediatica
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Descrizione

La storia della comunicazione, per molti versi, ripercorre e condensa la storia tout court. Coincide con le lotte per il monopolio della conoscenza, per l'affermazione di una data interpretazione della realtà, per il dominio della memoria. Dalle prerogative riconosciute ai depositari della cultura orale, attraverso le prime forme di scrittura, l'uso del papiro e della pergamena, passando per le officine scrittorie ecclesiastiche e la stampa, si è giunti ai più complessi meccanismi di trasmissione delle informazioni a mezzo dei giornali, della radio, della televisione, del web, che oggi fanno della comunicazione un fenomeno planetario a fondamento di quella che viene definita cultura di massa, sullo sfondo dei delicati equilibri delle moderne forme di Stato e di economia. Questo volume vuole costituire un contributo all'ampio dibattito in tema, nella condivisione dell'idea che il sistema mediatico necessita sempre più di robuste garanzie deontiche verso il suo pluralismo, la sua democraticità, superando la logica meramente mercatoria.

A chi si rivolge
  • Avvocati
  • Studiosi del diritto che intendono approfondire la materia
  • Marketing e comunicazione
Indice sintetico

1. Presentazione
ARTUR J. KATOLO
GLI 'OTTO MITI' DEI MASS-MEDIA
1. Introduzione.
2. Mito n. 1: i mass media godono della piena libertà nella democrazia contemporanea.
3. Mito n. 2: i mass media osservano le regole del pluralismo politico.
4. Mito n. 3: i mass media sono oggettivi e trasmettono onestamente la verità.
5. Mito n. 4: la democrazia ha eliminato la censura.
6. Mito n. 5: il mercato libero garantisce la libertà di parola.
7. Mito n. 6: i mass media dipendono dai loro 'consumatori'.
8. Mito n. 7: i sondaggi presentati dai mass media indicano quali opinioni sono giuste e possono dire che cosa è vero o falso.
9. Mito n. 8: i 'consumatori' di mass media si comportano in modo razionale.
10. Contro i miti mass mediali.
PAOLA B. HELZEL
LA RICERCA DELL'IDENTITÀ
NELL'ERA DELLA COMUNICAZIONE GLOBALE
1. Il mito della globalizzazione
2. La 'frantumazione' delle categorie spazio-temporali nel villaggio globale.
3. Il medium soggetto della comunicazione.
4. Quale identità nell'epoca della globalizzazione.
KEVIN AQUILINA
THE MASS MEDIA'S ROLE
IN STRENGTHENING DEMOCRACY IN AN INFORMATION SOCIETY:
A CRITICAL LEGAL APPRAISAL
1. Introduction.
2. The Mass Media.
3. Democracy.
4. Information Society.
5. The mass media's powers to contribute to strengthening democracy in the information society.
5.1 Freedom of Information legislation.
5.2 Protection of journalistic sources.
5.3 Whistle blower legislation.
5.4 Openness and transparency in government.
5.5 Obtaining information through other means on the workings of Government.
5.6 Investigative journalism not necessarily directed at the state.
6. Curtailing the abuse of power by the mass media: empowering the public to fight improper and privacy invasive means by the mass media.
6.1 Right of rectification.
6.2 Libel for defamation.
6.3 Infringement of one's privacy.
6.4 Other remedies against the mass media exercisable by the citizen.
7. Conclusion and Recommendations for Legislative Reform.
7.1 Conclusion.
7.2 Recommendations.
ANNA LASSO
I MEZZI DI COMUNICAZIONE
TRA FUNZIONE INFORMATIVA E PRATICHE ABUSIVE:
LA TUTELA DELLA PERSONALITÀ DEL MINORE
1. La comunicazione quale processo di creazione della cultura. Il superamento dell'individualismo in favore di un pluralismo etico, politico e linguistico.
2. I mass media tra funzione di integrazione sociale e spinta alla destabilizzazione dei valori fondamentali.
3. Gli effetti delle nuove tecniche di comunicazione sulle capacità dell'individuo e sull'assetto dei gruppi sociali. I media come mezzi idonei a regolare processi di modernizzazione, di sviluppo e di partecipazione democratica alle scelte politiche. L'altra faccia della medaglia: il controllo autoritario esercitato sulle coscienze individuali. La manipolazione mediatica nella teoria della comunicazione moderna.
4. Il quarto potere: partecipazione sociale, esercizio della sovranità e controllo sulle manifestazioni dell'autorità statuale e locale.
5. L'informazione quale strumento di concretizzazione del principio di democraticità. L'esercizio dei diritti fondamentali e l'attività di regolamentazione degli interessi patrimoniali e disponibili.
6. L'informazione come bene giuridico suscettibile di godimento plurimo. La duplice dimensione del bene: contenente e contenuto. La necessaria meritevolezza della funzione svolta dall'attività informativa.
7. Il sistema di informazione tra organizzazione delle imprese di comunicazione e ruolo della notizia: la garanzia del personalismo e del solidarismo.
8. Il rapporto tra mass media e minori e la complessità delle questioni ad esso collegate.
9. Profili soggettivi ed oggettivi della tutela del bambino e dell'adolescente nei mass media. La centralità dell'interesse del minore
10. L'art. 17 della Convenzione di New York: valenza sistematica della norma.
11. L'articolato apparato di tutela: il Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici e il Codice Tv e minori. Le innovazioni introdotte dalla Carta di Treviso ed il ruolo decisivo dei Corecom e dell'Autorità garante per le comunicazioni.
12. Il controllo e la prevenzione nell'ottica di un'efficace tutela delle situazioni esistenziali del minore.
13. Pubblicità commerciale e personalità del minore: il pericolo del consolidarsi di condotte economicamente aberranti.
14. La molteplicità dei danni derivanti dalla pubblicità senza regole e senza etica.
15. L'esigenza di tutela della riservatezza del minore rispetto all'invasività dei mass media. Preminente funzione regolativa delle Autorità indipendenti e marcato potere dei soggetti estranei al circuito rappresentativo.
16. Il problema della comunicazione via internet e i rischi che si annidano nel mondo digitale. Il diritto del minore di accedere ad internet e la necessità di tutelare posizioni soggettive compromesse dall'utilizzo delle tecniche di comunicazione virtuale.
17. Le norme di soft law e la disciplina di un settore ampio e complesso: necessità di un'integrazione ad opera di regole sovraordinate, frutto di scelte democraticamente condivise e attuative di valori supremi. La tutela dei minori come obbligo educativo: residualità della censura. Conclusioni.
PASQUALE LAGHI
LE NUOVE FRONTIERE DELL'ILLECITO CIVILE
NELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE:
LA RESPONSABILITÀ DELL'INTERNET SERVER PROVIDER (ISP)
1. Premessa: la relazione tra ordine giuridico ed ordine economico. Considerazioni preliminari sul rapporto tra diritto e tecnica nella società globale: dalle fonti di regolazione statuale a quelle convenzionali. I nuovi assetti del mercato nella dimensione 'a-spaziale' ed 'a-temporale' e la nuova lex mercatoria.
2. L'esigenza di regolazione del fenomeno internet tra disciplina normativa ed autoregolazione: verso una lex informatica? Interessi diffusi ed istanze di tutela tra ragioni del mercato e dignità umana: il recupero della funzione direttiva della legislazione formale.
3. Categorie civilistiche tradizionali e internet: il problema della responsabilità.
4. L'Internet Server Provider (ISP): qualificazione soggettiva ed ambito di attività. Il regime normativo vigente nel sistema italo-comunitario in tema di responsabilità civile.
5. La configurazione giurisprudenziale della responsabilità civile dell'Internet Server Provider (ISP) tra interpretazione analogica ed innovazione esegetica, prima del d.lgs. 9 aprile 2003, n. 70: adattamento di categorie dogmatiche tradizionali e creazione di nuove fattispecie civilistiche.
5.1. (segue). L'evoluzione pretoria del regime normativo italo-comunitario di responsabilità civile dell'Internet Server Provider (ISP) dopo l'entrata in vigore del d.lgs. 9 aprile 2003, n. 70 e le problematiche connesse alla tutela del diritto d'autore. La nuova fisionomia del provider: la figura del c. d. hosting attivo.
6. Considerazioni conclusive e prospettive evolutive del regime normativo di responsabilità dell'Internet Server Provider (ISP)
EUGENIO RAÚL ZAFFARONI - MATÍAS BAILONE
DELITO Y ESPECTÁCULO.
LA CRIMINOLOGÍA DE LOS MEDIOS DE COMUNICACIÓN
1. El poder configurador de los mass-media.
2. La criminología mediática.
3. El punitivismo televisivo actual: el 'ellos' y el 'nosotros'.
MARIO CATERINI
LA LEGALITÀ PENAL-MEDIATICA.
LA MERCIFICAZIONE DEL 'PRODOTTO' POLITICO-CRIMINALE
TRA VECCHI E NUOVI MEZZI DI COMUNICAZIONE
1. La percezione mediatica di insicurezza.
2. Marketing politico-criminale e mass media.
3. Il fenomeno criminale tra realtà e rappresentazione mediatica: le ricadute sulla legalità penale.
4. Mass media e diritto 'vivente': altri riflessi sulla legalità penale.
5. New media, democrazia e legalità penale.
6. La competenza civica: informazione vs. conoscenza. È possibile una paideia politico-criminale?
CARLOS ALBERTO MEJÍAS RODRÍGUEZ
LA PRESUNCION DE INOCENCIA
Y LOS MEDIOS DE COMUNICACIÓN MASIVA
1. Introducción.
2. Breves apuntes sobre el principio de presunción de inocencia.
3. Colisión y ponderación entre la libertad prensa y la presunción de inocencia.
4. Referencia a los límites legales y axiológicos sobre los medios de comunicación en asuntos judiciales.
5. Estado de la cuestión: la punta del iceberg y solución de lege ferenda.
6. Conclusiones.
7. Bibliografía.
ANTONINO SESSA
SICUREZZA DEI MINORI E VIOLENZA MASSMEDIALE:
LE RAGIONI DELLA POLITICA CRIMINALE
1. La 'politica criminale per i minori'.
2. Minori e media.
3. Minori, comunicazione violenta e diritto penale: una 'risposta di sistema' ai vuoti di tutela
3.1 … e ai rischi di un panpenalismo simbolico.
4. Politiche della sicurezza e sicurezza dei minori. Il diritto ad avere diritti.
SABATO ROMANO
OPINIONE E DIFFAMAZIONE
TRA VECCHI E NUOVI MODELLI DI COMUNICAZIONE
1. La circolazione del dire nell'evoluzione dei modelli di comunicazione. Le nuove esigenze di tutela.
2. I mezzi di comunicazione di massa nel confronto con l'art. 21 della Costituzione.
3. Mezzi di comunicazione e aggressioni alla dignità della persona, ovvero la tutela penale dell'onore tra informazione ed opinione.
4. Rilievi conclusivi.
ALESSANDRO DIDDI
'PROCESSI MEDIATICI'
E MISURE DI PROTEZIONE DELL'IMPARZIALITÀ DEL GIUDICE
1. L'eterno problema dei rapporti tra media e giustizia.
2. La libertà di stampa.
3. La libertà di espressione del pensiero e la tutela dei valori antagonisti.
4. Il diritto di cronaca e misure protettive di valori antagonisti.
5. Il divieto di pubblicazione degli atti del processo.
6. I limiti alla pubblicità del processo.
7. La tutela della serenità del giudizio e della imparzialità della decisione.
8. La presenza degli strumenti audiovisivi nei dibattimenti.
9. Riflessioni conclusive. Quali rimedi all'invadenza mediatica nei processi?
CLAUDIA FAVA
LA TASSAZIONE DEI MEZZI DEI COMUNICAZIONE
1. Il diritto d'autore.
2. L'editoria multimediale.
3. Il commercio elettronico.
4. I servizi di telecomunicazione e teleradiodiffusione.
FLAVIO V. PONTE
NUOVE TECNOLOGIE E TUTELA DEI LAVORATORI:
LA PARTICOLARE ATTUALITÀ DELL'ART. 4
DELLO STATUTO DEI LAVORATORI
1. Il potere di controllo: esercizio e limiti a tutela della dignità dei lavoratori.
2. Il controllo a distanza.
3. Gli impianti e le apparecchiature richiesti da esigenze organizzative e produttive e dalla sicurezza del lavoro: il c.d. controllo preterintenzionale.
4. (segue) I c.d. controlli difensivi.
5. L'accordo con i rappresentanti dei lavoratori.
UBALDO COMITE
LA RENDICONTAZIONE SOCIALE NEI PARTITI POLITICI
COME STRUMENTO DI COMUNICAZIONE AL CITTADINO
1. Considerazioni iniziali.
2. Definizione, natura e funzione dei partiti politici.
3. La comunicazione 'dei' e 'nei' partiti politici.
4. L'accountability nei partiti politici.
5. Motivazioni e finalità del processo di rendicontazione nei partiti politici.
5.1 Le fasi del processo di rendicontazione.
6. L'adozione del bilancio sociale all'interno dei partiti politici.
7. Considerazioni finali.
PIETRO IAQUINTA
DEMOGRAFIA E COMUNICAZIONE:
I NUMERI CHE NON SI DEVONO SAPERE
1. Aspetti della comunicazione in demografia.
2. Struttura demografica e conseguenze sul mondo circostante.
3. Il mondo del lavoro e la demografia.
4. Le proiezioni della popolazione.
5. Conclusioni: popolazione e turnover del lavoro
PAVEL MALYZHENKOV
USAGE OF SUSTAINABLE DEVELOPMENT REPORT
AS A MEAN FOR BEST ETHICS CORPORATE PRACTICES
COMMUNICATION: CASE OF RUSSIA
1. Introduction.
2. Role of communication and reporting process in transaction costs reduction.
3. Corporate governance practices in Russian business.
4. Corporate Social Responsibility spread within Russian enterprises.
5. Conclusions.

Autori / Editori

Estratti

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Dettagli

Data di pubblicazione

06/2023

Carta

XIV - 390 pagine

ISBN

9788813340698

Codice

00149794

Editore

Cedam

Categoria

Libri

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