Le nuove tecnologie hanno determinato forti cambiamenti nell’uso degli strumenti di lavoro che le aziende mettono a disposizione dei dipendenti, soprattutto per quanto riguarda il loro utilizzo, certamente improntato a migliorare l’efficienza dell’esecuzione della prestazione, ma anche per la constatazione secondo cui vengono previste forme di sorveglianza dei lavoratori che si pongono ai limiti del potere del datore di controllare i dipendenti.
Con la presente Guida Operativa si cerca di individuare il limite tra potere di controllo ed esigenze di tutela della privacy, in una realtà che ha continuato a presentare una casistica sempre nuova, operando nei fatti un costante superamento dell’originale impianto previsto dal legislatore nel 1970.
Con la riforma del Job Act si è intervenuti sull’art. 4 dello Statuto operando una revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore.
La Guida si presenta in 4 parti: i controlli tecnologici cioè quelli esercitati attraverso gli strumenti tecnologici che il datore fornisce al lavoratore; I controlli tradizionali esercitati dall’uomo cioè la tutela della riservatezza e i controlli sanitari; gli adempimenti obbligatori e le procedure, con la quale si espongono tutte le varie misure previste dalla normativa della privacy; infine la gestione del rapporto di lavoro con cui vengono presentate le complesse modalità operative che attengono alle varie forme di tutela della riservatezza.
STRUTTURA
La struttura si articola nelle seguenti 4 parti
- Parte prima: Controlli tecnologici
- Parte seconda: Controlli datoriali
- Parte terza: Adempimenti e procedure
- Parte quarta: Gestione del rapporto di lavoro