“Nuovi Turismi in Canavese” è uno strumento per esplorare le potenzialità turistiche del Canavese, territorio collocato a nord della città di Torino. Chi conosce il Canavese, lo vive e lo apprezza e desidera vederlo rifiorire, avverte la presenza di elementi per una ripresa in chiave turistica. Matura idee che evolvono nel tempo, sfociano in visioni di sviluppo i cui contorni si precisano, acquisendo elementi come quelli che derivano da questo studio.
Chi guarda verso il passato vede Adriano Olivetti. Nel Canavese se ne conserva il ricordo e se ne possono ancora riconoscere le influenze positive sul territorio e nel tessuto sociale. Il rafforzamento del panorama culturale, la possibilità di conciliare lavori di campagna e di fabbrica, la considerazione della dimensione sociale, anticipatrice dell’attuale Corporate Social Responsibility, hanno permesso la salvaguardia del territorio e la conservazione di un nucleo di attività agricola. In tale contesto, alla luce elle nuove dinamiche socio-economiche, il turismo sembra essere un’opportunità praticabile. “Nuovi Turismi in Canavese” coinvolge vari attori capaci di influenzare i processi di valorizzazione, promozione e sviluppo turistico. Ed insieme a loro si scopre che la storia è tutta da scrivere, partendo dal recupero della cultura olivettiana.
Punti di forza
- Lo scopo del volume è cercare di far capire il sistema – la struttura d’insieme – del nostro diritto dei beni culturali, o almeno, darne un quadro completo.
- Il modello seguito è quello, discorsivo, delle “lezioni”, con gli inquadramenti, i focus, le ripetizioni (per chi “perde il filo”), gli schemi riassuntivi, etc.
- Il metodo è quello di raccontare e spiegare, volta per volta, partendo dai temi generali (cos’è un bene culturale; come si è “evoluto” nel corso della storia, e com’è “definito” nel nostro sistema giuridico); quali sono i compiti dei pubblici poteri (dalla tutela, alla gestione, alla valorizzazione) e come sono divisi tra le varie istituzioni; e – poi – i diversi istituti e procedure previsti dal Codice dei beni culturali: che natura giuridica hanno; “a che servono”; “come funzionano”; che effetti hanno per i cittadini? Si tratta – in parole semplici – di spiegare, “passo passo”, e non di “ammucchiare”, a strati, masse indistinte d’informazioni (e centinaia di pagine), impossibili da ricordare.
- Il testo è aggiornato al nuovo “Regolamento di organizzazione” (2019) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
A chi si rivolge
- Docenti adottanti
- Biblioteche del settore
- Per la preparazione dei concorsi ai pubblici impieghi
Indice sintetico
A capitoli e paragrafi.