Il volume contiene gli atti di un convegno tenuto alla Sapienza Università di Roma in data 9.2.2017 sul tema della “concorrenza fiscale tra Stati” che costituisce uno dei temi di maggiore attualità e rilevanza nel panorama di politica tributaria internazionale.
La concorrenza fiscale tra Stati costituisce, infatti, una forma recente di competizione tra le diverse sovranità nazionali, ispirata dall’obiettivo di attrarre capitali ed imprese sul territorio dello Stato attraverso l’utilizzo (anche disinvolto) della leva tributaria.
Si instaura pertanto un vero e proprio “mercato delle imposte” nel quale l’offerta di un prelievo tributario ridotto costituisce la merce di scambio dell’insediamento imprenditoriale nel territorio nazionale.
L’inesistenza di meccanismi di regolazione normativa dei processi di globalizzazione e il fondato rischio che la competizione fiscale assuma i caratteri della contesa selvaggia tra Stati al fine di ribassare di continuo il prelievo tributario hanno indotto un ripensamento generale delle istituzioni internazionali (OCSE, Unione europea) in ordine alla sussistenza di una libertà indiscriminata di conformare il sistema fiscale esclusivamente secondo ragioni di convenienza particolare del singolo Stato.
Così si è andata enucleando la convinzione dell’importanza di un maggior coordinamento delle politiche tributarie dei paesi al fine di evitare che potessero emanarsi norme il cui effetto principale consistesse nella erosione della base imponibile di altri Stati.
Il tema è stato così affrontato negli atti del convegno sotto molteplici punti di vista, al fine di procurare un inquadramento giuridico complessivo dell’argomento, perlomeno nell’attuale fase storica. In tale prospettiva, questo volume può rappresentare la base di slancio per ulteriori e più approfonditi ragionamenti sulla dimensione giuridica della concorrenza fiscale tra Stati.