Il classico problema storiografico della condizione giuridica degli ebrei, e in particolare quello del battesimo dei fanciulli amministrato contro la volontà dei genitori, devono essere studiati non solo dal punto di vista della storia di una minoranza religiosa, ma anche come espressione di una generale tendenza a circoscrivere la patria potestà, a favore di una sovranità secolare che pretende di occuparsi in misura crescente anche della dimensione spirituale. In questa vicenda, che si snoda dai secoli XI-XII fino ai giorni nostri, un ruolo speciale va riconosciuto alle Questiones de parvulis iudeorum baptisandis di Ulrich Zasius (1508), di cui si offre la prima edizione critica, accompagnata dalla traduzione italiana.