CONTENUTI
L’opera, finalizzata ad indagare la relazione tra diritto e tecno-scienza contemporanea, analizza gli istituti di diritto che disciplinano lo svolgimento delle attività nanomediche con l’obiettivo di studiare le risposte regolatorie che l’ordinamento va approntando per rispondere agli inediti quesiti posti dalla nuova tecnologia biomedica.
Infatti, l'interazione tra scienza e tecnologia in ambito biomedico non è un fenomeno che ha origine nei tempi più recenti. Ciò che contraddistingue, però, la ricerca contemporanea è l'intensificarsi di questa relazione, che raggiunge l'estremo nelle terapie biomediche avanzate ancora in fase di sperimentazione, o da poco immessi in commercio.
Nell'Opera vengono esaminati i temi sopra enunciati attraverso il quadro normativo vigente.
L'obiettivo essenziale della monografia consiste nell'osservazione e valutazione delle risposte che l'ordinamento giuridico offre agli inediti problemi posti dalla nuova tecnologia biomedica.
Il tema conduttore è quello del rischio, al quale il diritto attuale reagisce statuendo e articolando il principio di precauzione.
In più:
- Il volume fa parte della collana Biblioteca giuridica raccolta da Guido Alpa e Paolo Zatti, collana che si è imposta sul mercato per i temi specifici e di grande attualità trattati.
- L'Opera è caratterizzata da una trattazione interdisciplinare, che coniuga aspetti del diritto, della medicina e della biologia.
- L'approccio della materia è quanto più possibile pragmatico e si fonda oltre che sugli strumenti classici di indagine giuridica, su argomenti di analisi economica del diritto.
STRUTTURA
Il volume si articola in sei capitoli, ciascuno dei quali suddiviso in paragrafi. L'Opera è corredata di note a piè pagina dettagliate e complete. E', altresì, corredato da un indice sommario che aiuta il lettore nell'individuazione dei temi trattati nel volume.