L’opera, suddivisa in due tomi, racchiude le letture critiche di Alberto Burdese raccolte, secondo l’ordine cronologico della loro pubblicazione, nei sessant’anni nei quali l’autore, quale uno dei grandi maestri della romanistica, ha dato vita ad una operosità costante ed inesausta.
Complessivamente vengono pubblicati centodiciotto saggi che vanno dal 1950, quando la neonata rivista Iura ospita la prima recensione del ventitreenne studioso di area torinese, allievo di Giuseppe Grosso, dedicata ai Three Essays in Roman Law di K. Olivecrona, al 2009, allorché in Studia ed documenta historiae et iuris compare il commento del giurista da tempo celebre, divenuto una delle figure eminenti e anzi uno dei simboli dell’Ateneo patavino.