Il volume si presenta come un commento sistematico in prima lettura della legge 30 giugno 2009, n. 85.
Affronta un grande dibattito che ha avuto per oggetto il diritto della collettività a che fosse introdotto uno strumento, quale il profilo genetico, che risulta indispensabile per consentire l’identificazione degli autori dei fatti di reato e l’accertamento della loro responsabilità. Contestualmente, viene affrontata la questione del contemperamento tra questo diritto e il diritto del singolo, coinvolto nel procedimento penale, alla riservatezza di un dato personale quale è il proprio profilo genetico, in modo che l’uso dello stesso non ecceda le finalità di identificazione.
L’opera contiene i contributi di alcuni tra i principali specialisti della materia (magistrati, avvocati, biologi, specialisti in medicina di laboratorio).
Negli scritti sono approfonditi vari aspetti: la metodologi di analisi dei reperti e dei campioni biologici al fine della tipizzazione del profilo da inserire nella banca dati nazionale del DNA; l’accesso ai dati genetici e la loro cancellazione o distruzione; le nuove sanzioni penali; le istituzioni di garanzia; l’informazione al Parlamento sulla cooperazione di polizia; la valutazione della prova genetica; le problematiche della revisione basata sull’esame del DNA; le funzioni svolte dall’inquirente, dalla difesa e dall’autorità giudiziaria nei momenti attinenti al prelievo dei campioni biologici e all’accesso alla banca dati nazionale; i profili internazionalistici della adesione al Trattato di Prum, la previsione della cooperazione internazionale attinente alle operazioni comuni di polizia giudiziaria.