Sebbene solo parzialmente valorizzato dalla ricerca storica, il ruolo che le riviste hanno svolto nel dibattito intorno al processo di integrazione europea è stato assai rilevante, riflettendo da un lato un sentire diffuso nell’opinione pubblica e svolgendo dall’altro opera di informazione e diffusione. Sin dalla nascita delle prime Comunità europee, negli anni Cinquanta, le riviste hanno rappresentato un importante spazio propositivo e un luogo di confronto per riflettere sia sulla forma concreta assunta dall’ideale europeista, sia sugli sviluppi possibili della “costruzione comunitaria”. Ad agitare i temi europei nelle riviste sono stati uomini politici, intellettuali, accademici, esperti e militanti dell’europeismo; se non è agevole – sempre che sia indispensabile – stabilire quanto i loro scritti abbiano realmente inciso sul corso degli eventi che hanno condotto alla configurazione dell’attuale Unione europea, sembra importante valorizzare il patrimonio di idee, progetti, critiche e consensi che quelle pagine conservano e al quale si può attingere non solo per comprendere il passato dell’Europa, ma anche per individuare possibili soluzioni all’attuale crisi dell’Unione.