Lo studio storico del diritto romano, che ha potuto prendere piede solo quando la consolidazione giustinianea ha cessato di essere base del diritto vigente in Europa, aspira, in larga parte, ad una liberazione dall’idea che il diritto sia un insieme di ordini e divieti astratti che hanno la loro giustificazione solo nell’essere qui ed ora. Studiare il diritto romano contribuisce, quindi, essenzialmente, ad una verifica della propria consapevolezza di essere uomini immersi nella storia.
Questo libro vuole offrire un contributo nella direzione indicata, raccogliendo le formule del processo privato romano e riproponendo le pagine scritte in argomento da Gaio, un insegnante di diritto che visse all’epoca della maturità del pensiero giuridico romano (il II secolo d.C.).
Le formule sono accompagnate dalle fonti che ne giustificano la ricostruzione. Anche lo sguardo di insieme consentito dall’essere state accostate le une alle altre può offrire qualche spunto di riflessione sulla tecnica formulare.
La bibliografia che riguarda esclusivamente i profili ricostruttivi, è limitata all’essenziale: è citato, innanzitutto, l’A. seguito nella ricostruzione di ciascuna formula; se l’ipotesi è stata rimessa in discussione, viene indicato, nella letteratura più recente, un lavoro che faccia il punto del dibattito e nel quale si possono trovare le ragioni della scelta; di alcuni contributi recentissimi si è resa necessaria una discussione più analitica.