Il volume è dedicato alla tutela dei contribuenti rispetto all’esercizio non corretto di una funzione pubblica non giurisdizionale come quella tributaria. Ci si sofferma in particolare sulla posizione ibrida della tutela giurisdizionale tributaria rispetto alla giustizia civile ed a quella amministrativa di annullamento.
Dopo essersi interrogata sulle radici storiche di questo assetto, l’autrice ripercorre criticamente, alla luce delle perplessità della dottrina, gli stereotipi giurisprudenziali dominanti su diritto soggettivo, interesse legittimo, impugnazione-merito, ruolo del giudice nella funzione tributaria etc.
Il tema è approfondito con excursus nel diritto amministrativo, sui limiti di una funzione sostitutiva del giudice nell’esercizio della funzione tributaria, che finisce per deresponsabilizzare gli uffici, indebolendo l’effettività del loro intervento, la tutela del contribuente e l’efficienza complessiva del sistema.
La prospettiva di fondo del volume è di indirizzare il permanente dibattito sulla riforma della giurisdizione tributaria non tanto sulla collocazione ordinamentale del giudice, quanto sul chiarimento del suo ruolo rispetto agli uffici, con aperture al modello amministrativistico di annullamento-rinvio.