Il lavoro analizza i rapporti tra atti amministrativi presupposti e atti amministrativi consequenziali, con l’intento di spiegare come l’invalidità dei primi possa riflettersi sui secondi, determinandone la nullità, l’illegittimità o l’inefficacia. L’analisi abbraccia tanto i rapporti tra atti amministrativi appartenenti al medesimo procedimento, quanto i rapporti intercorrenti tra provvedimenti che appartengono a procedimenti diversi, evidenziando il diverso modo in cui può prodursi, nell’uno e nell’altro caso, il fenomeno dell’invalidità derivata e quale importanza possa assumere, a questo riguardo, l’annullamento dell’atto presupposto. Alla ricostruzione della figura dell’invalidità derivata sul piano della teoria generale segue un approfondimento dei risvolti processuali, dedicato alla soluzione degli interrogativi concernenti la portata dell’annullamento dell’atto presupposto sugli atti successivi e l’effettiva necessità di impugnare tutti gli atti coinvolti nel rapporto di presupposizione, con originali spunti di riflessione sulla disapplicazione degli atti amministrativi illegittimi e sulle controverse figure dell’invalidità viziante e dell’invalidità caducante.