La tumultuosa contingenza politico-economica degli ultimi mesi ha riproposto con forza all’opinione pubblica le rilevanti questioni fondative con le quali l’Unione Europea si confronta sin dal momento della sua costituzione: è possibile dare vita ad una forma politica di nuovo tipo in grado di affrontare i dilemmi dell’epoca globale ad un appropriato livello di organizzazione territoriale o l’Europa resterà sempre ostaggio delle piccole politiche di potenza delle sue componenti statuali?
L’infrastruttura istituzionale dell’Unione Europea può divenire la base di articolazione di una innovativa forma di democrazia post-nazionale o ci avviamo verso una forma di governo dei tecnici priva di un’autentica legittimazione dal basso? I cittadini europei sono destinati a restare prigionieri dell’immaginario identitario dei vecchi Stati-nazione o è possibile immaginare nuove forme di auto-rappresentazione politica e culturale per questa Europa “una e multanime”?
Frutto di un’intensa giornata di studi organizzata dall’Università di Siviglia e dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre, il volume si confronta con i grandi dilemmi di un progetto incompiuto, avvalendosi degli sguardi diversi ma complementari di storici e filosofi, giuristi, politologi ed economisti.