Il presente lavoro si propone di andare ad indagare alle radici della formazione del sistema di distribuzione e bilanciamento delle tutele, per verificare se lo stesso sia, oppure no, ancora attuale.Dall’indagine, non ci si aspetta risultati che non siano già stati raggiunti dalla ricerca dello storico, la quale negli ultimi decenni è stata particolarmente produttiva; ci si attende, al contrario, un aggancio, per poter meglio comprendere un fenomeno che, nonostante gli studi, continua ad essere sfuggente. Ovvero per riuscire a percorrere una delle tante vie possibili, sì da renderla non più un Holzwege, nel senso del sentiero interrotto, ma quanto meno un segnavia. Con altro modo di dire, ciò che qui interessa è verificare se il modello di distribuzione asimmetrica delle tutele, fra sostanza e processo, che ha recitato un ruolo essenziale per l’esperienza del margine del diritto amministrativa e, pure, un aspetto nobile della cultura giuridica italiana, possa trovare una valida alternativa verso modelli, già indagati con profondità dalla scuola oggettiva italiana, che vanno verso una discontinuità nella continuità; ossia in direzione di una discontinuità dialogante. Su questa linea, essenziale lo sguardo comparante verso modelli stranieri.