Il processo del lavoro assolve alla funzione essenziale di fornire una specifica, e differenziata, tutela alle controversie aventi ad oggetto di rapporti tra il prestatore di lavoro ed il datore di lavoro, sia esso un privato (società o altro) oppure la Pubblica Amministrazione; l’attuale forma processuale, introdotta nel 1973, garantisce il
giusto equilibrio tra l’aspettativa di una rapida definizione della controversia con l’esigenza, indiscutibile, di una completa istruttoria e piena attuazione del diritto di difesa.
Alcuni principi fondanti il processo del lavoro, infatti, quali l’oralità, l’immediatezza e la concentrazione, rappresentano il cuore pulsante del sistema che consente allo stesso di poter definire il contenzioso con un solo atto scritto e con la discussione orale tra le parti, sulle quali incombono rigidissimi oneri di allegazione e di contestazione; questi elementi, unitamente alla previsione di una magistratura specifica per il settore, ha reso il processo del lavoro un vero e proprio modello delle più recenti riforme che hanno coinvolto il processo civile ordinario che, progressivamente, tende ad assimilare i concetti tipici del rito lavoro.
L’opera è rivolta agli studenti universitari, ma anche al giovane professionista che si approccia al processo e vuole scovarne tutte le potenzialità.