Riconosciuta autonomia funzionale e procedimentale all’attività conoscitiva e di controllo dell’amministrazione finanziaria rispetto all’attività di accertamento, si rende necessario ricercarne e definirne le regole ed i limiti, tenendo presente che, in questo ambito, l’agire dell’amministrazione viene ad incidere, prima ancora che sulla sfera patrimoniale del contribuente, sulla libertà personale e domiciliare, sulla libertà di comunicazione e, più in generale, sul diritto alla riservatezza, non solo del contribuente, ma anche di soggetti terzi.
Il testo, attraverso l’analisi della complessa disciplina che si snoda tra principi costituzionali, internazionali ed europei, principi generali dell’ordinamento, singole leggi d’imposta, legge generale sul procedimento amministrativo e statuto dei diritti del contribuente, individua le garanzie che l’attuale ordinamento offre al contribuente ed ai terzi coinvolti nelle indagini tributarie, evidenziando nel contempo la necessità di una tutela diretta e immediata nei confronti di quegli atti che si rivelino lesivi delle libertà e dei diritti individuali. Inoltre, muovendo dalla disciplina generale dell’invalidità dei provvedimenti amministrativi, viene esposto il regime dei vizi delle attività conoscitive e di controllo tributarie, soffermandosi anche sul problema dell’utilizzabilità del materiale probatorio illegittimamente o illecitamente acquisito.