L’opera si snoda in un sviluppo progressivo, dapprima focalizzato sull’analisi del testo bonaventuriano sul libero arbitrio e poi, tenendo conto delle acquisizioni raggiunte, inserito nel più ampio quadro della riflessione filosofica e teologica del Dottor Serafico. Nelle conclusioni, l’autore ha sintetizzato la sua lettura e interpretazione del pensiero di Bonaventura, all’interno della cultura del suo tempo.
La discussione sui beni pubblici o di interesse pubblico è sempre attuale. Si tratta, infatti, di beni del tutto peculiari, che servono alla collettività e non ai loro titolari. La tradizionale distinzione codicistica in categorie non spiega più le ragioni della loro diversa disciplina giuridica connessa alla loro funzione. Di questo si è discusso nel XXI^ “Convegno di Copanello” che ha avuto luogo nei giorni 24 e 25 giugno 2016 e di cui gli Atti ora pubblicati costituiscono significativa testimonianza.