Il volume ha lo scopo di analizzare non soltanto i 'significati' delle norme ma anche le applicazioni giurisprudenziali e gli aspetti pratici che presentino interesse per i professionisti nella materia del diritto delle relazioni familiari.
La Legge 4 aprile 2001, n. 154 ha introdotto una serie di misure di protezione, finalizzate a reprimere un fenomeno sociale assai diffuso.
La violenza in famiglia non appartiene soltanto a contesti sociali degradati; anche in ambienti familiari agiati può manifestarsi la degenerazione del contrasto e l’assunzione di comportamenti lesivi della dignità, libertà o integrità psico-fisica dell’altro.
Questo fenomeno ha reso opportuno l’intervento del legislatore del 2001, che merita di essere apprezzato sotto tre profili:
1) la protezione è flessibile e funzionale alle conseguenze dell’abuso sul piano sia personale (ad esempio, l’ordine di allontanamento dalla casa familiare), sia patrimoniale (es. il pagamento di un assegno), e, dunque, idonea a dare la specifica tutela richiesta nel caso concreto;
2) la scelta di separare l’azionabilità del rimedio privatistico dalla repressione penalistica delle condotte abusive (scelta adottata con la Legge 6 novembre 2003, n. 304), ha certamente reso più agevole il ricorso agli ordini di protezione, impedendo le inevitabili complicazioni connesse alla possibile difficoltà di qualificazione della condotta come reato e al rischio della sovrapposizione di misure;
3) ottima si è rivelata l’adozione di forme processuali che appaiono agili e finalizzate alla celerità della decisione e all’effettività della sua attuazione, senza alcuna significativa limitazione dei principi del contraddittorio e della difesa.
Il presente volume tenta di offrire una visione completa delle problematiche concernenti gli abusi familiari e, oltre ai capitoli dedicati alle questioni civilistiche e processuali, contiene una trattazione dei riflessi penalistici.
Indispensabile è l'ampio panorama comparatistico che viene dato, e ciò sia per l’interesse suscitato dalle scelte legislative compiute negli altri ordinamenti, sia per le sollecitazioni che in tal modo possono provenire per l’interpretazione e l’applicazione della normativa interna.