Quello che caratterizza, oggi, lo studio dei delitti contro la pubblica incolumità mediante violenza non sono tanto le novità legislative, quanto la drammatica crescita dei pericoli per la vita e per l'integrità fisica di tante persone, provocati sia da forze della natura (frane, valanghe, inondazioni, etc.), sia dall'opera dell'uomo (disastri aerei, ferroviari, etc.). Per lo più si tratta di pericoli creati colposamente. Al crescere dei pericoli dolosamente o colposamente cagionati alla pubblica incolumità deve corrispondere una crescita di attenzione per l'individuazione dei "garanti" obbligati a controllare quegli svariati pericoli; ed è un'attenzione che percorre l'intera opera. L'autore, infatti, con grande acribia compie un lavoro di "scavo" nella legislazione vigente, segnalando e riproducendo i corpi normativi (leggi statali, leggi regionali, regolamenti, etc.) che fondano in questa sfera le più disparate posizioni di garanzia in capo a soggetti pubblici o privati. Particolare attenzione viene dedicata sia all'individuazione della base di giudizio del pericolo, sia alla ricostruzione dei singoli eventi in chiave di pericolo concreto. L'opera si segnala, inoltre, per aver fatto luce sul nesso di causalità che è al centro di quasi tutte le figure dei delitti contro la pubblica incolumità mediante violenza, mostrando nei dettagli come la spiegazione causale debba essere compiuta con l'aiuto delle leggi scientifiche pertinenti ai più diversi fenomeni patologici evocati dalle norme incriminatrici. L'autore pone in risalto altresì le peculiarità che assume il nesso di omesso impedimento degli eventi nel caso in cui vi sia una molteplicità di garanti, alcuni dei quali, debbono adempiere ai loro obblighi di controllo dei pericoli non già attraverso attività materiali, bensì attraverso l'emanazione di norme direttive e organizzative, indirizzate a soggetti subordinati.
Premessa. -- Presentazione. -- Indice delle abbreviazioni. -- I: Nozioni introduttive. -- II: Il delitto di strage. -- III: I delitti di incendio. -- IV: I disastri naturali. -- V: I disastri navali ed aerei. -- VI: Il disastro ferroviario. -- VII: Gli attentati alla sicurezza dei trasporti (art. 432). -- VIII: Gli attentati alla sicurezza degli impianti di energia elettrica e del gas, ovvero delle pubbliche comunicazioni (art. 433). -- IX: Il crollo di costruzioni e altri disastri dolosi e colposi (artt. 434 e 449). -- X: La fabbricazione o detenzione di materie esplodenti (art. 435). -- XI: La sottrazione, l'occultamento o il guasto di apparecchi a pubblica difesa degli infortuni (art. 436). -- XII: La rimozione o l'omissione di cautele contro disastri o infortuni sul lavoro. -- Indici.