Il volume affronta, in modo organico ed unitario, i delitti contro l’amministrazione della giustizia, anche alla luce delle ultime innovazioni legislative, ed alla produzione dottrinale e giurisprudenziale più recente.
Più precisamente, particolare attenzione è posta alla l. 15.7.2009, n. 94, che ha inserito, nell’art. 376, il riferimento all’art. 378 ed aggiunto gli artt. 391-bis (agevolazione ai detenuti e internati sottoposti a particolari restrizioni delle regole di trattamento e degli istituti previsti dall’ordinamento penitenziario) e 393-bis, che disciplina la causa di non punibilità della reazione ad atti arbitrari posta in essere dal pubblico ufficiale, da un incaricato di un pubblico servizio ovvero da un pubblico impiegato, già prevista dal (contestualmente) abrogato art. 4, d.lgs.lgt. 14.9.1944, n. 288. La medesima legge ha anche sostituito l’art. 388, in materia di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Inoltre, occorre considerare che la l. 26.11.2010, n. 199, ha modificato l’art. 385 (evasione). Infine, significative innovazioni si devono alla l. 20.12.2012, n. 237, che ha introdotto modifiche all’ordinamento interno per l’adeguamento alle disposizioni dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, incidendo sugli artt. 368, 371-bis, 372, 374, 374-bis, 377, 378, e 380.
L’opera, che unisce alla scorrevolezza del manuale le forme del commentario, tiene adeguatamente conto degli indubbi collegamenti dei delitti studiati soprattutto con il processo penale, ponendo particolare attenzione all’elaborazione dottrinale ed alla applicazioni giurisprudenziali sin qui intervenute.