Il testo prende in esame il passaggio del costituzionalismo dalla fase del cd moderno costituzionalismo a quella del contemporaneo costituzionalismo, fase che ha determinato il distacco del modello politico giuridico successivo alla seconda guerra mondiale che portò al 'Credo dei diritto dell'uomo' .
Tale credo, in questo passaggio, si sgancia dunque dalla tradizionale logica del sistema westfaliano degli Stati sovrani e si ancora, invece, ad una sorta di sovranità dei diritti individuali, che assurgono così ai più importanti titoli di legittimazione delle leggi stabilite dall’ordine civile e secolare.
Dal «Costituzionalismo degli Stati» si è avviati verso un «costituzionalismo dei diritti». Un fenomeno che procede parallelo a quello, fors’anche più sovrastante, dello ius mercatorum, le cui regole presentano una vocazione altrettanto «universalistica, in ambito statale», ma con un alto grado di «specialità, in ambito endostatuale» e «rispetto alla restante normazione nazionale».