Negli studi di management, la sostenibilità è andata assumendo peso e significato crescenti in rapporto all’esigenza, sempre più avvertita, di un equilibrato contemperarsi tra prestazioni economiche, ambientali e sociali lungo un’ideale triple bottom line. Ad uno sguardo attento, non sfugge peraltro che l’interesse sviluppatosi attorno al tema costituisce un segnale della riconosciuta esigenza di un rinnovamento della «cultura del profitto», accompagnato da un ampliamento del ruolo dell’impresa nell’ambito della collettività sociale di cui è parte ed in cui opera. L’approccio sistemico vitale, attraverso una rilettura dei postulati che ne stanno alla base, incorpora il concetto di sostenibilità, consentendo così di specificare i tratti essenziali dell’“Impresa Sostenibile”. La sostenibilità come filosofia di governo, il commitment di chi governa, il ruolo dei sustainability network, il ripensamento della consonanza, della competitività e della governance portano la sostenibilità oltre i circuiti dell’ambientalismo e della filantropia, calandola in una dimensione più propriamente “corporate”. L’impresa sistema vitale diviene parte di circuiti di relazioni e interazioni tra entità indipendenti, capaci di collaborare ad un comune progetto generativo di valore. Ecco allora che la teorizzazione del modello dell’impresa sostenibile, proposta in questo libro, contribuisce al dibattito in corso sul ruolo dell’impresa nell’economia contemporanea, stimolando riflessioni sulla sua legittimità e capacità a transitare verso un capitalismo più virtuoso.