Il volume si inserisce in quel filone di ricerca che tende ad attingere al diritto civile per individuare e ricostruire ulteriori limiti esterni all'autonomia privata del datore di lavoro rispetto a quelli derivanti dal diritto speciale.
In questa prospettiva, la figura della frode alla legge viene esaminata come istituto autonomo, strutturalmente diversa da altre tecniche limitatrici quali l'interpretazione estensiva o l'applicazione analogica delle norme proibitive poste a protezione dei lavoratori.
L'istituto viene poi esaminato nei suoi molteplici profili applicativi: in relazione ai poteri di scelta delle tipologie contrattuali flessibili, agli atti di gestione e cessazione del rapporto di lavoro, nonché ai contratti di natura commerciale tra imprenditori che incidono sulla disciplina dei rapporti lavorativi.
Nell'opera si evidenzia il carattere residuale e generale dell'istituto, nonché la necessità di una sua puntuale applicazione al fine di reprimere le operazioni fraudolente, ma senza impedire o scoraggiare le innovazioni negoziali, che possono contribuire allo sviluppo del sistema economico.