Il SISTRI (Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti) è stato istituito dal D.M. Ambiente 17 dicembre 2009 nell’intento di varare una vera e propria “rivoluzione tecnologica” delle modalità di comunicazione dei dati relativi a produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti speciali prodotti, e traghettare così i tradizionali adempimenti documentali verso un regime di gestione informatica della tenuta del formulario di identificazione dei rifiuti del registro di carico e scarico e del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD).
Tra proroghe e modifiche, il SISTRI è divenuto operativo nel 2013 ma la platea dei soggetti obbligati è stata radicalmente ristretta e il suo campo di applicazione - semplificando – è adesso limitato alla tracciabilità dei soli rifiuti pericolosi a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania”.
In attesa della “piena” operatività, fissata per il 1° gennaio 2017, data che dovrebbe segnare la conclusione della fase di transizione “a doppio regime” (adempimenti documentali/SISTRI), la cui durata è stata più volte estesa, e l’applicabilità di tutte le sanzioni introdotte nel 2010 per il SISTRI, il Ministero dell’Ambiente ha emanato un secondo TU SISTRI, il D.M. 30 marzo 2016, n. 78 che ha abrogato il previgente TU (D.M. 18 febbraio 2011, n. 52).
Alla stregua di ciò, al fine di accompagnare gli operatori nei singoli adempimenti, l’ebook:
- propone una ricostruzione dell’evoluzione del quadro normativo
- illustra regole, procedure e sanzioni vigenti
- indica i soggetti obbligati ed esclusi
- si sofferma, in particolare, sulle disposizioni introdotte dal “secondo TU SISTRI” che ha posto le fondamenta per una ulteriore evoluzione del Sistema, che dovrà essere operata dal nuovo concessionario, selezionato all’esito della gara europea indetta dalla CONSIP, e che porterà, tra l’altro, all’abbandono dei dispositivi elettronici del SISTRI (chiavette USB e Black box)
- riporta infine le raccomandazioni sullo sviluppo del SISTRI offerte dalla Corte dei Conti (Deliberazione n. 4/2016/G) al MATTM.
STRUTTURA
Presentazione
Introduzione
PARTE I: IL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO
1. L'EVOLUZIONE NORMATIVA DEL SISTRI
1.1 Origini e segretazione del progetto SISTRI
1.2. L'istituzione del SISTRI e i decreti correttivi
1.3. Il primo TU SISTRI (D.M. n. 52/2011) e le nuove proroghe
1.4. Il recepimento della direttiva sugli ecoreati
1.5. Abrogazione e ripristino del SISTRI
1.6. Le nuove proroghe in tema di tracciabilità e le prime modifiche al TU SISTRI
2. DAL RIAVVIO DEL SISTRI AL SECONDO TU ...E OLTRE
2.1 Il riavvio progressivo del SISTRI
2.2 Arriva il secondo TU SISTRI (DM n. 78/2016)
2.3 Protocolli d'intesa e accordi
2.4. Sviluppi del SISTRI: le “linee guida” del secondo TU SISTRI
PARTE II: REGOLE, PROCEDURE, SANZIONI
3. REGOLE E PROCEDURE
3.1 SISTRI: le fonti in generale
3.2 Gli adempimenti in materia di SISTRI: sintesi
3.3 Definizioni
3.4 Decreti attuativi e procedure
3.5 Gestione dei flussi di informazioni acquisiti con il SISTRI
3.6 Iscrizione obbligatoria e facoltativa
3.7 Procedure di adesione al SISTRI
3.8 Contributo di iscrizione
3.9. La consegna dei dispositivi
3.10 Informazioni da fornire al SISTRI: le schede “Registro Cronologico” e “Area Movi-mentazione”
3.11 Coordinamento tra soggetti iscritti e non iscritti al SISTRI
3.12 Procedure e adempimenti
3.13 Trasmissione dei dati al Catasto dei rifiuti, all'Albo nazionale gestori ambientali e al SITRA
3.14 Oneri introdotti (Allegato 2)
4. QUADRO SANZIONATORIO
4.1. Sanzioni
APPENDICE
5. BIBLIOGRAFIA, SITI, COMUNICATI STAMPA MATTM
5.1. Bibliografia
5.2. Sitografia
5.3. Comunicati stampa del MATTM
6. APPENDICE NORMATIVA E ALTRA DOCUMENTAZIONE
6.1 Appendice normativa
6.2. Altra documentazione