La legge “Spazza corrotti" approvata alla Camera il 18 dicembre 2018 ed entrata in vigore quest’anno, chiude la parabola delle norme anticorruzione iniziata nel 2012 con la famosa “legge Severino”.
L'e-Book è un ottimo strumento di studio e di consultazione per tutti coloro che si dedicano all’argomento e ne cerchino una sistematizzazione rigorosa ma di facile accesso. E' sintetico ma chiaro ed esaustivo ed evidenzia anche alcune pronunce della Consulta e della Suprema Corte che forniscono spunti di riflessione. Viene infine offerto il sunto di due relazioni di minoranza e in appendice il contenuto della legge 9 gennaio 2019, n. 3.
Negli ultimi sette anni abbiamo assistito ad una serie di norme molto incisive contro la corruzione (l. 190/2012), sulla trasparenza (d.lgs. 33/2013), il provvedimento che ha ridefinito i compiti dell’ANAC in tema di prevenzione e controllo della corruzione (l. 114/2014), la legge sui delitti contro la P.A. (69/2015), il decreto sugli appalti pubblici (d.lgs. 50/2016), il 'decreto Madia' sul F.O.I.A. (d.lgs. 97/2016 ) e la legge 179/2017 a tutela del whistleblower. Si chiude il cerchio con questa recentissima legge 9 gennaio 2019, n. 3, la cosiddetta Spazza corrotti.
Questa legge ha il pregio di avere finalmente accolto la maggior parte dei rilievi portati dal 'Greco' (Group of States against Corruption) il cui scopo è quello di monitorare la conformità delle norme dei singoli Stati con gli standard anticorruzione codificati nella Convenzione di Strasburgo del 1999. L’attuale normativa del 2019 ha cercato di colmare alcune lacune addebitate al nostro Paese, e la presente disamina attribuisce risalto anche ai vari aspetti che il Legislatore ha inteso sanare. Nonostante questo, rimane la nota dolente per la mancata previsione della responsabilità penale degli arbitri, più volte sottolineata dal Greco, questione alla quale viene dato ampio spazio nell'e-Book.