In attesa della riforma sulla tassazione degli immobili annunciata dal Governo, i contribuenti proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale devono fare i conti con la prima scadenza dell’IMU per il 2013. Il calcolo dell’imposta è ancor più complicato rispetto allo scorso anno, con un quadro normativo complesso per effetto delle novità introdotte con la legge n. 64, di conversione del decreto n. 35/2013, che ha modificato le modalità di calcolo dell’imposta. Nuove regole interessano anche la riserva allo Stato del gettito IMU e il contributo ai Comuni per l’imposta pagata sui propri immobili.
Per orientarsi tra vecchie e nuove regole, tra conferme e novità, a contribuenti e professionisti serve avere ben chiari tutti gli elementi di cui tener conto per procedere, senza errori, ai relativi calcoli e versamenti. Con esempi di calcolo.
STRUTTURA
La disciplina in sintesi
Come determinare la base imponibile
Calcolo e versamento
Abitazione principale - Seconde case - Immobili classe D - Immobili degli enti non commerciali - Fabbricati e terreni rurali - Cooperative edilizie
IMU e dichiarazione dei redditi
Gli effetti della sospensione dell’acconto
Chiarimenti ministeriali
L’acconto IMU alla luce della circolare n. 2/DF - Enti non commerciali: la risoluzione n. 7/DF
Esempi di calcolo
Come calcolare la rata di giugno
Dichiarazione
Nuovi termini di presentazione e ravvedimento