I disturbi muscoloscheletrici rappresentano, di gran lunga, la più comune causa di malattia professionale in Italia e in Europa e la loro diffusione si estende a qualunque settore di attività e mansione. In generale, le affezioni delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari sono tra i principali motivi di lunghe assenze dal lavoro e tutto questo ha effetti, oltre che, evidentemente, sulla salute dei lavoratori, anche sull’economia delle imprese e sulla società nel suo complesso.
Alle aziende, per affrontare il rischio da sovraccarico biomeccanico, principale causa del problema, è richiesto un attento studio del ciclo lavorativo, delle azioni dei lavoratori, dei tempi di lavoro e degli altri fattori che, una volta analizzati, possono mostrare come sicurezza e business possano sostenersi a vicenda.
L’e-book, che raccoglie i corsi sul tema a cura di Andrea Rotella, pubblicati sulla rivista “ISL Igiene & Sicurezza sul Lavoro I CORSI”, analizza come svolgere correttamente la
valutazione del rischio:
− da sollevamento e trasporto dei carichi;
− da movimentazione dei carichi compiuta mediante la spinta o il traino;
− da movimenti rapidi e ripetitivi.
Le spiegazioni sono arricchite da figure, tabelle, check-list e esempi applicativi.
STRUTTURA
PARTE 1 RISCHIO DA SOLLEVAMENTO E TRASPORTO DEI CARICHI
1. I DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI
1.1 Le dimensioni del fenomeno
Disturbi più comuni
Impatto dei MSD
1.2 Le cause dei DMS
1.3 Fisiologia e funzionalità della colonna vertebrale
Le cinque zone della colonna vertebrale
La salute del disco intervertebrale
2. IL TUSL
2.1 Definizioni
2.2 La VDR
Approfondimento VDR
MMC inferiore al “carico”
Rischi diversi
2.3 Obblighi del DDL
Priorità
Organizzazione
Progettazione
Sorveglianza sanitaria
2.4 Informazione, formazione e addestramento
2.5 Fattori di rischio
Elementi di riferimento
Fattori individuali di rischio
3. L’EQUAZIONE NIOSH RIVISTA
3.1 Grandezze del metodo
Peso limite raccomandato
Moltiplicatore orizzontale
Moltiplicatore verticale
Moltiplicatore di distanza
Moltiplicatore di asimmetria
Moltiplicatore di frequenza
Moltiplicatore di presa
Lifting Index
3.2 Esempio applicativo 1
3.3 Limiti di applicazione del metodo
Limiti specifici
3.4 Indice di sollevamento composto (CLI)
Ipotesi
Calcolo
3.5 Esempio applicativo 2
4. LA NORMA ISO 11228-1
4.1 Caratteristiche
4.2 Differenze ISO 11228-1 rispetto alla RNLE
4.3 Definizioni
4.4 Modello graduale
Step 1 e 2
Step 3
Step 4
Step 5
4.5 Esempio applicativo 3
5 LA NORMA ISO/TR 12295
5.1 Funzionamento
5.2 Sollevamenti particolari
5.3 La valutazione dei compiti variabili
Compito semplice
Compito composto
Compito variabile
Esecuzione dei calcoli
5.4 Raccolta dati di organizzazione e di produzione
5.5 Semplificazione delle variabili
Dislocazione verticale
Dislocazione orizzontale
Asimmetria
Distanza verticale di sollevamento
Tipo di presa
5.6 Raggruppamento dei risultanti LI (Lifting index) e calcolo del Variable Lifting Index (VLI) finale
5.7 Esempio applicativo 4
Aree verticali non ideali
Area verticale ideale
5.8 Esempio applicativo 5
PARTE 2 RISCHIO DA SPINTA E TRAINO DI CARICHI
1. ATTIVITÀ DI SPINTA E TRAINO DI CARICHI
1.1 Introduzione
1.2 Rischi per la salute correlati alle azioni di traino e spinta
1.3 I fattori ergonomici rilevanti
Fattori legati al compito
Fattori legati all’attrezzatura
Fattori umani
Fattori legati alla pavimentazione
1.4 La valutazione del rischio
Il Metodo 1
Alcune precisazioni
Un esempio applicativo
PARTE 3 RISCHI DA MOVIMENTI RAPIDI E RIPETITIVI
1. I MOVIMENTI RAPIDI E RIPETITIVI
La sindrome del tunnel carpale
1.1 La valutazione del rischio
La check-list OCRA
Moltiplicatore di durata netta
Moltiplicatore di recupero
Il fattore di frequenza
Il fattore di forza
Fattore di postura
I fattori complementari
Il punteggio finale