Molteplici sono le norme che il legislatore della riforma, in continuità con il passato, ha dedicato al capitale sociale delle società lucrative, risolvendo - sovente con soluzioni di compromesso - le contrastanti pulsioni sul ruolo che esso è chiamato a svolgere nell'organizzazione di imprese collettive a modello capitalistico dotate di autonomia patrimoniale cd. "tendenzialmente perfetta".
La scelta del legislatore è andata nella direzione dell'attribuzione di una funzione rilevante al capitale sociale delle società "capitalistiche", assumendo in esse il ruolo, se non di contropartita, quanto meno di una delle contropartite dell'autonomia patrimoniale cd. "perfetta".
L'autore dà conto del dibattito sulla funzione e sulla necessità del capitale sociale, con ampi resoconti dottrinali e giurisprudenziali. Completano l'opera le tecniche redazionali, ove si concretizzano le opinioni espresse in punto teorica.