Le prime indagini sulla scena del crimine rappresentano una chiara prerogativa degli organi di polizia giudiziaria i quali, ordinariamente, sopraggiungono per primi sul luogo ove il reato è stato commesso; è per tale motivo che ad essi il legislatore ha riconosciuto il delicatissimo compito di preservare lo status quo del teatro del delitto, assicurando tutti gli elementi necessari per consentire da subito al pubblico ministero un’efficace direzione delle indagini. L’iniziale attività investigativa che la polizia giudiziaria svolge nel locus commissi delicti in situazioni d’urgenza è, dunque, di fondamentale importanza, poiché capace di determinare a priori le sorti del procedimento penale; essa, però, è anche estremamente delicata, in quanto attività caratterizzata, il più delle volte, dall’irripetibilità e posta in essere fisiologicamente in un momento in cui ancora il contraddittorio non si è instaurato.
Il presente studio affianca all’esame della normativa, condotto sulla base delle osservazioni di dottrina e giurisprudenza, alcune riflessioni de iure condendo che, traendo spunto dagli aspetti critici del sistema o dalle deviazioni della prassi, tentano di fornire, quando possibile, soluzioni interpretative costituzionalmente ispirate, indicando altrimenti i termini di un’eventuale riscrittura legislativa.