Che cosa sia la prestazione, è a tutti noto: è il contegno che il debitore deve tenere per far acquisire al creditore una utilità. Nel linguaggio del codice civile, della dottrina e della giurisprudenza la prestazione costituisce perciò l’oggetto della obbligazione. Si è voluto indicare nel titolo di questo lavoro che la prestazione costituisce un elemento di struttura dell’obbligazione – l’oggetto, contrapposto ai soggetti – e che di questa esprime i contenuti, vari e mutevoli, non predeterminabili in specie o categorie. Ed ecco perché l’indagine sull’oggetto della obbligazione sarà condotta in contrappunto alle decisioni della giurisprudenza. Lo scopo di questa scelta espositiva non è di fornire una rassegna pratica che mostri le applicazioni concrete di norme ed elaborati teorici. I casi concreti sottoposti al vaglio degli astratti principi forniscono la percezione della vitalità che scorre nel diritto delle obbligazioni, dove i sempre nuovi bisogni della vita economica e sociale non smettono di porre interrogativi alla intelligenza degli interpreti e alla loro capacità di superare schemi invalsi, ma fatalmente non durevoli.