L'opera affronta il tema della buona fede da punti di vista differenti. La prospettiva di operatività del principio di buona fede offerta dagli studiosi di diritto romano si confronta con quella dei civilisti in senso stretto, nonché pure con quella - non meno significativa - degli amministrativisti. Ne emerge che, su un tema di così vasta portata, tanto le distanze appaiono ridotte quanto ampiamente riconquistato, per il giurista, uno spazio di libera creatività.
Il tema della buona fede oggettiva sembra aver catalizzato un'assai significativa attenzione da parte della migliore dottrina nazionale ed internazionale. Con la pubblicazione di questi volumi sarà così possibile confrontare, l'uno accanto all'altro, interventi di sicuro spessore scientifico.