Il presente volume contiene i risultati di una ricerca sull’incidenza della corruzione nell’ambito degli ordinamenti interni ed internazionale, condotta nel corso del biennio 2012 – 2013 dal gruppo di studiosi di Diritto penale, di Diritto processuale penale, di Diritto comparato, di Diritto pubblico, di Diritto internazionale e di Diritto dell’Unione europea, che compongono la Comunità di ricerca in diritto internazionale del Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS Guido Carli.
Con la scelta di tale specifico tema si è inteso aderire all’invito rivolto alla Comunità dalla Prof. Paola Severino, all’epoca Ministro della Giustizia, a partecipare al Progetto internazionale ‘Bribery and private sector: the role of compliance programs’ sviluppato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNDOC) e coordinato dall’International Scientific and Professional Advisor Council of the United Nations - Crime presention and Justice (ISPAC). Nell’ambito di tale progetto internazionale l’UNDOC ha selezionato due sole Università italiane (la LUISS Guido Carli di Roma e la Cattolica di Milano) e tre Università straniere (il Collége de France, la Northeastern University e l’Universidad Castilla–La Mancha).
Come è noto, in base al principio della territorialità della norma penale sino all’ultimo decennio la lotta alla corruzione è stata percepita come una questione meramente “interna” e di conseguenza il reato sanzionato esclusivamente nell’ordinamento interno degli Stati. Il passaggio dell’attenzione dal piano interno al piano internazionale è stato essenzialmente dovuto alla globalizzazione dei mercati, alla concorrenza su scala mondiale e allo sviluppo delle comunicazioni, che hanno contribuito ad alimentare la tensione tra la dimensione globale assunta dalle fattispecie criminose e la territorialità delle norme statali tese a sanzionarle