L’integrazione fiscale europea trova nei principi il proprio fondamento e orienta sui principi la propria affermazione. Nati per dare unità al disperso sistema di norme di oggetto tributario prodotte dalle istituzioni comunitarie, i principi sono serviti ai giudici nazionali ad orientare l’interpretazione del diritto tributario nazionale, nel rispetto del primato comunitario, ed a giudicarne la compatibilità con l’ordinamento europeo.Si può spiegare così la diffusione dei principi nei giudizi nazionali e la fiducia crescente dei giudici nazionali nella giurisprudenza della Corte di giustizia.
Proporzionalità, affidamento, leale collaborazione, non discriminazione, certezza, sono ormai diventati patrimonio comune dell’ordinamento europeo e degli ordinamenti tributari nazionali, a mano a mano che vi s’integravano. Il loro successo ha superato la diffidenza di un sistema tributario come quello italiano, che si è arreso alla contingenza delle soluzioni normative dettate dall’urgenza finanziaria. Un successo, questo, che, negli anni, si è continuamente rinnovato grazie a legalità, neutralità, doppia imposizione, buona fede, collaborazione tra amministrazioni che hanno arricchito l’originario nucleo dei principi europei applicabili al diritto tributario.
Su tutti i principi ha continuato a vegliare l’effettività, con il duplice ruolo di meta- principio o di principio generale. Per tutti i principi è richiesta ai giuristi un’opera incessante d’interpretazione, di sistemazione e di applicazione nel sistema tributario nazionale per sostenere quell’integrazione fiscale europea cui questo volume vuole contribuire.