L'opera analizza l'introduzione e l'evoluzione della programmazione e dei controlli manageriali nelle amministrazioni centrali dello Stato.
Fondamentale la distinzione tra i controlli manageriali ed i controlli burocratici. I primi si caratterizzano per l'applicazione di strumenti e concetti propri delle scienze aziendali e si soffermano sulla sostanza economica delle operazioni mentre i secondi esaminano le stesse operazioni dal punto di vista giuridico o formale.
Il lavoro è suddiviso in due parti.
Nella prima parte sono introdotti i concetti di programmazione e controllo così come sono stati formalizzati dalle scienze economico-aziendali, per adattare successivamente i concetti generici ad una tipologia specifica di azienda ovvero l'amministrazione pubblica.
Nella seconda parte, si entra nel merito dell'evoluzione legislativa inerente la programmazione e i controlli manageriali, con riferimento specifico alle Amministrazioni centrali dello Stato, i Ministeri.