Disponibile dal 15/07
- Come classificare i rifiuti “Covid”, rifiuti urbani indifferenziati o rifiuti speciali (sanitari)?
- Come vanno conferiti al sistema pubblico?
- Quali sono le cautele da adottare?
- Come si può affrontare il tema della sicurezza?
- Quali sono le porosità di sistema che potrebbero veicolare operazioni speculative e criminali?
- Quali sono le basi normative applicabili?
- Vi sono incoerenze e contraddizioni tra la parte giuridica, quella tecnica e quella tributaria?
- Quali proventi a finanziare la gestione: TARI? Corrispettivo? Fiscalità generale?
- Quali sono i costi a seconda dei diversi scenari e mercati?
Nell’e-book viene esaminata la complessiva disciplina, riguardante ogni aspetto della gestione dei rifiuti urbani e speciali che assume rilievo in questa situazione di Coronavirus.
Più esattamente, si esaminano con taglio operativo e casistico, corredando di esempi e schemi:
- le c.d. (impropriamente) fonti (pareri, linee guida, circolari, etc.) riguardanti queste “nuove” gestioni emergenziali dei rifiuti urbani e speciali, come pure le novità normative (ad es. Legge “cura Italia”) passando poi alle ordinanze contingibili e urgenti ex art. 191 D.Lgs. n. 152/2006 emanate dalle varie Regioni e dalle Provincie autonome
- i “buchi” normativi e le aporie interpretative che si intravvedono tra le diverse discipline e attività. Sintomaticamente: privativa e non; urbani e speciali; autorizzazioni per le diverse attività svolte/attribuite; impianti per il criterio della specializzazione (ex D.P.R. n. 254/2003) o per le misure da apprestarsi secondo il principio di cautela; i proventi che finanziano le relative gestioni (Tari? Corrispettivo? Fiscalità generale?);
- la problematica della classificazione dei rifiuti di cui trattasi (anche nella mai abbastanza conosciuta metodica utilizzata per altri flussi di rifiuti es. codice EER 191212) e loro porosità nel sistema complessivo di gestione come derivante dal puzzle non solo provvedimentale, ma pure normativo;
- gli effetti dei diversi scenari (anche in materia di pianificazione e di autorizzazione) e i rischi connessi alla “combinazione” di diversi istituti giuridici (es. con il deposito temporaneo, gli stoccaggi, etc.), nello scarto tra la norma giuridica e la regola tecnica, tra queste e la disciplina tributaria e dei servizi pubblici, oltre alla fiscalità applicabile (iva, ecotassa, etc.) che potrebbe addirittura costituire un driver per la scelta di comportamenti di mala gestio, se non criminali;
- i nuovi soggetti, le attività, le autorizzazioni, i servizi, gli impianti e i costi che si prospettano secondo diversi scenari e mercati.