Nella panoramica comparata delle forme di governo il modello parlamentare austriaco si contraddistingue per alcune caratteristiche specifiche che per un lungo tempo hanno garantito una particolare stabilità dei rapporti di Governo, stabilità che ha comportato la difficoltà del sistema di operare l’alternanza politica.
La forma di governo austriaca ha funzionato nel secondo dopoguerra all’interno di un sistema politico che per lunghi periodi è stato guidato dalla Grande coalizione tra i due maggiori partiti. La struttura partitica ed associativa di rappresentanza degli interessi settoriali, sulla quale sono radicati i Governi di Grande coalizione, ha realizzato un assetto di poteri particolare, basato anche su regole e convenzioni non previste dal Bundes-Verfassungsgesetz, in cui la dottrina individua la vera Realverfassung del Paese.
Su queste premesse, si mette in risalto come la forma di governo della Costituzione del 1929 abbia funzionato nelle varie fasi storiche del sistema partitico austriaco e come le riforme costituzionali e le modifiche della Costituzione reale abbiano inciso sulla sua trasformazione. Nell’ultimo ventennio, in un rinnovato contesto politico, sono avvenute una serie di trasformazioni ed aperture del sistema parlamentare austriaco. Pur essendo individuabili in linea di tendenza anche in altri ordinamenti parlamentari contemporanei, tali trasformazioni mostrano le specificità del contesto istituzionale che l’Austria aveva assunto con la Costituzione federale del 1920, riformata nel 1929 e fino ad oggi mai più modificata da un punto di vista formale.
L’analisi svolta in questo libro offre un completo panorama delle originalità degli sviluppi della Costituzione reale del Paese che denotano la ricchezza di possibilità assicurate da una Costituzione formale sostanzialmente invariata nel tempo.