Cessazione del rapporto di lavoro. Dimissioni, licenziamento individuale e forme di risoluzione nei contratti flessibili

Cessazione del rapporto di lavoro. Dimissioni, licenziamento individuale e forme di risoluzione nei contratti flessibili

Autori: Dal Bon Emiliana, Massaini Morena, Salazar Paola Mostra di più Mostra meno

Data di pubblicazione: 05/2014

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Descrizione

Il presente volume affronta gli argomenti tradizionalmente dedicati al recesso dal rapporto di lavoro , ad opera del lavoratore e del datore (dimissioni e licenziamento individuale) ma tiene conto altresì dell’evoluzione attuale e prospettica dell’intera materia del diritto del lavoro. L’opera è aggiornata al D.L. 20 marzo 2014, n. 34 (c.d. Jobs Act) , conv. in L. n. 78/2014.

In particolare, è stata prestata attenzione ad una serie di argomenti correlati su cui il legislatore è intervenuto negli ultimi anni con l’obiettivo di introdurre strumenti di gestione della fase di cessazione del rapporto lavorativo volti anche alla prevenzione del contenzioso; si pensi all’ampliamento ed alla revisione dei mezzi di conciliazione e arbitrato e all’introduzione di un obbligo di impugnazione con riguardo alle forme contrattuali di tipo flessibile quali il contratto a termine, la somministrazione di lavoro e i contratti di collaborazione a progetto.

Il testo offre un’accurata selezione di massime giurisprudenziali; in appendice sono riportate alcune pronunce di legittimità e di merito particolarmente rilevanti, nel testo integrale.

INDICE DELL'OPERA

CAPITOLO I
L’ESTINZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
di Emiliana M. Dal Bon, Paola Salazar e D. Morena Massaini

1. Profili generali
2. Il recesso nel rapporto di lavoro subordinato
3. Il recesso nel rapporto di lavoro autonomo e parasubordinato
3.1. Il lavoro autonomo
3.2. Il lavoro parasubordinato
4. La gestione del recesso dal rapporto di lavoro in caso di contratto a termine e di somministrazione di lavoro
4.1. Il recesso nel rapporto di lavoro a tempo determinato
4.1.1. Le dimissioni per giusta causa del lavoratore a termine
4.1.2. Il recesso in assenza di giusta causa
4.1.3. Il recesso ante tempus per inadempimento, per impossibilità sopravvenuta della prestazione e il recesso per mutuo consenso
4.2. Il recesso ante tempus nella somministrazione
4.3. Rassegna di giurisprudenza
4.3.1. Recesso ante tempus: profili generali
4.3.2. Recesso ante tempus ingiustificato: risarcimento del danno
5. Adempimenti connessi alla cessazione del rapporto di lavoro
5.1. Comunicazioni
5.2. Contributo di licenziamento
6. Altre cause di estinzione del rapporto di lavoro (morte, impossibilità sopravvenuta e forza maggiore, carcerazione preventiva
6.1. Decesso del prestatore di lavoro
6.2. Decesso del datore di lavoro
6.3. Impossibilità sopravvenuta della prestazione
6.4. Carcerazione del dipendente
6.5. Rassegna di giurisprudenza
6.5.1. Impossibilità sopravvenuta della prestazione
6.5.2. Carcerazione del dipendente

CAPITOLO II
LA CESSAZIONE VOLONTARIA DEL RAPPORTO DI LAVORO
di Paola Salazar

1. Le dimissioni
2. Dimissioni volontarie, dimissioni per giusta causa e altre ipotesi di dimissioni qualificate
2.1. Dimissioni in caso di matrimonio
2.2. Dimissioni della lavoratrice madre e del lavoratore padre
2.3. Trasferimento d’azienda e di ramo d’azienda
3. Le dimissioni del dirigente e altre ipotesi previste dalla contrattazione collettiva
4. Il procedimento di convalida delle dimissioni
5. La risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
5.1. Risoluzioni incentivate
6. Rassegna di giurisprudenza
6.1. Casistica annullabilità dimissioni
6.2. Casistica dimissioni per giusta causa
7. Casistica esemplificativa tratta dalla contrattazione collettiva
7.1. Dimissioni per giusta causa

CAPITOLO III
LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NEI CONTRATTI SPECIALI
di Emiliana M. Dal Bon e D. Morena Massaini

1. Scadenza del termine nel rapporto di lavoro a tempo determinato
2. Scadenza del termine e scadenza della missione nella somministrazione di lavoro
2.1. Somministrazione di lavoro: una precisazione terminologica
2.2. Il recesso ante tempus nell’ambito della somministrazione di lavoro
3. Il recesso nel contratto a progetto
3.1. Una panoramica sulla disciplina del lavoro a progetto
3.2. La disciplina applicabile ante Riforma Fornero
3.3. La disciplina risultante dopo la Riforma Fornero e successivi interventi
3.4. La forma del recesso
3.5. La procedura della convalida
3.6. Conseguenze in caso di recesso ante tempus in assenza di giusta causa o delle altre cause giustificatrici
3.7. L’impugnazione del recesso
3.8. La disciplina applicabile in caso di lavoro a progetto illegittimo
3.9. Call center - contratto di collaborazione coordinata e continuativa
3.10. Altre collaborazioni “non a progetto”
3.11. Le collaborazioni occasionali ex art. 61, co. 2 del D.Lgs. n. 276/2003
3.12. D.L. n. 138/2011: applicazione dell’art. 8 alle collaborazioni
4. Il recesso nel lavoro autonomo e parasubordinato
4.1. Il lavoro autonomo occasionale: il contratto d’opera e il contratto d’opera intellettuale
4.2. Il lavoro con P.IVA
4.3. Le collaborazioni coordinate e continuative ex art. 409 c.p.c.
4.4. La continuità
4.5. La coordinazione
4.6. La prevalente personalità
4.7. Il recesso nelle collaborazioni coordinate e continuative
5. Il recesso nel caso di associazione in partecipazione
5.1. Il recesso nel contratto di associazione in partecipazione

CAPITOLO IV
IL LICENZIAMENTO INDIVIDUALE
di Emiliana M. Dal Bon, Paola Salazar e D. Morena Massaini

1. La comunicazione del licenziamento, forma e motivazione
1.1. Il soggetto legittimato ad intimare il licenziamento
1.2. Quomodo della risoluzione del rapporto di lavoro: licenziamento verbale o dimissioni?
1.3. Le formalità della consegna della comunicazione del licenziamento
2. Il licenziamento del lavoratore in prova
2.1. La normativa sul periodo di prova
2.2. Il regime del recesso
3. L’ambito oggettivo-dimensionale di applicazione delle norme
3.1. La stabilità reale prima della riforma Fornero
3.2. La stabilità obbligatoria prima della riforma Fornero
3.3. Le modifiche della riforma Fornero alla cd. flessibilità in uscita
3.3.1. La tutela ripristinatoria piena: reintegra e risarcimento del danno
3.3.2. La tutela ripristinatoria ridotta: reintegra e risarcimento del danno limitato
3.3.3. La tutela economica piena e ridotta
3.3.4. La nuova (o meglio riscritta) tutela obbligatoria
3.4. L’ambito dimensionale di applicazione delle norme: il computo dei lavoratori
3.5. Rassegna di giurisprudenza
3.5.1. Calcolo dei requisiti dimensionali
3.5.2. Onere della prova
4. Il licenziamento per giusta causa
4.1. Premessa
4.2. Concetto di giusta causa
4.2.1. Contestazione: immediatezza e immodificabilità .
4.2.2. La valutazione del giudice e conversione del licenziamento per giusta causa in giustificato motivo
4.2.3. Danno arrecato all’azienda
4.2.4. Pluralità di fatti
4.2.5. Onere della prova
4.2.6. Fallimento dell’imprenditore
4.2.7. Casistiche previste dai C.C.N.L.
4.2.8. Tipizzazione delle ipotesi di giusta causa
4.2.9. Licenziamento dell'apprendista
4.2.10. Casistica del licenziamento per giusta causa
4.3. Il licenziamento per giustificato motivo
4.3.1. Il giustificato motivo soggettivo
4.3.1.1. Casistica relativa al giustificato motivo soggettivo
4.4. Il giustificato motivo oggettivo
4.4.1. I requisiti del giustificato motivo oggettivo
4.4.2. L’attività del giudice
4.4.3. Obbligo di repêchage, onere della prova e
tempestività del provvedimento datoriale
4.4.4. Licenziamento individuale plurimo
4.4.5. Casistica relativa al giustificato motivo oggettivo
4.5. La procedura di conciliazione nel caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo
4.5.1. Competenza della Direzione territoriale del lavoro
4.5.2. Datori di lavoro interessati
4.5.3. Motivazioni del licenziamento
4.5.4. Apertura della procedura e ruolo della Direzione territoriale del lavoro
4.5.5. Modalità e contenuti della comunicazione datoriale
4.5.6. Istruttoria della Direzione territoriale del lavoro
4.5.7. Attività della commissione di conciliazione
4.5.8. Termini per lo svolgimento della conciliazione
4.5.9. Esito negativo del tentativo di conciliazione
4.5.10. Licenziamento adottato al termine della procedura
4.5.11. Esito positivo del tentativo di conciliazione
4.5.12. Mancato rispetto della procedura ex art. 7, L. n. 604/1966
4.5.13. Comunicazione obbligatoria di cessazione
4.5.14. Diritto all’ASpI
5. Il licenziamento disciplinare
5.1. La procedura ex art. 7, Statuto dei Lavoratori
5.1.1. Affissione del codice disciplinare
5.1.2. Contestazione dell’addebito
5.1.3. Diritto di difesa del lavoratore
5.1.4. Irrogazione della sanzione e reazione del lavoratore
5.2. Rassegna di giurisprudenza
5.2.1. Licenziamento disciplinare in genere
5.2.2. Licenziamento disciplinare: casistica
5.2.3. Procedimento disciplinare
6. Il licenziamento in caso di malattia
6.1. Panoramica sulla normativa concernente il periodo di malattia
6.2. Il licenziamento in pendenza di malattia (durante il periodo di comporto)
6.3. Licenziamento al termine del periodo di comporto
6.4. Licenziamento per eccessiva morbilità
6.5. Dopo la Riforma Fornero del 2012
7. Il licenziamento ad nutum
7.1. I lavoratori domestici
7.2. I dirigenti
7.3. Il recesso ad nutum durante il periodo di prova
7.4. La libera recidibilità nel contratto di apprendistato
7.5. Gli atleti professionisti
7.6. I lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici
7.7. Rassegna di giurisprudenza
7.7.1. Lavoratori domestici
7.7.2. Lavoratori in prova
7.7.3. Apprendisti
7.7.4. Lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici
8. Il licenziamento del dirigente
8.1. Il licenziamento disciplinare del dirigente
8.2. Rassegna di giurisprudenza
8.2.1. Proporzionalità del fatto contestato
8.2.2. Tempestività e specificità
8.2.3. Immutabilità dei fatti contestati
8.2.4. Audizione a difesa
9. Il licenziamento discriminatorio alla luce delle novità introdotte dalla L. n. 92/2012
9.1. L’inquadramento costituzionale del licenziamento discriminatorio
9.1.1. Le diverse ipotesi di discriminazione riconosciute
dall’ordinamento in tema di licenziamento
9.2. Le ipotesi di licenziamento discriminatorio “in senso lato” e il loro fondamento costituzionale
9.2.1. Il licenziamento discriminatorio per causa di matrimonio e connesso alle situazioni di genitorialità
9.2.2. Il motivo illecito determinante ai sensi dell’art. 1345 c.c.: ritorsione o rappresaglia
9.3. Rassegna di giurisprudenza
9.3.1. Credo politico, religioso, attività sindacale
9.3.2. Licenziamento connesso a condizioni di disabilità
9.3.3. Licenziamento lavoratrice madre
9.3.4. Licenziamento a causa di matrimonio
9.3.5. Licenziamento per ritorsione o rappresaglia
10. Le conseguenze del licenziamento riconosciuto illegittimo
10.1. Le conseguenze del licenziamento illegittimo nel nuovo
testo dell’art. 18 L. n. 300/1970
10.1.1. Reintegrazione piena
10.1.2. Reintegrazione attenuata e tutela risarcitoria, piena e attenuata
11. Tutela contro il licenziamento: profili formali e processuali connessi all’impugnazione del licenziamento
11.1. L’impugnazione del licenziamento e l’estensione ad altre fattispecie
11.1.1. I diversi interventi normativi
11.2. Le novità in materia di tutela processuale e il Rito Fornero .
12. La revoca del licenziamento
12.1. La revoca del licenziamento tratteggiata dalla giurisprudenza
12.2. La positivizzazione della revoca del licenziamento nel nuovo art. 18, co. 10, Statuto dei Lavoratori
12.3. Rassegna di giurisprudenza
12.3.1. Pronunce ante Riforma Fornero
12.3.2. Pronunce post Riforma Fornero

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05/2014

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